6 Gennaio 2022 – Alba – Nella solennità dell’Epifania siamo chiamati a celebrare con tutta la Chiesa anche la Festa dei popoli. Proposta in diocesi, come già in passato, dalla Migrantes albese, viene quest’anno coordinata con la Caritas e l’Ufficio missionario.
Si tratta di un evento atteso da molti fratelli stranieri, di area cattolica e non; senz’altro può essere una forte opportunità di rinnovata conoscenza reciproca, di dialogo e di apertura comune verso nuove mete positive, concrete e possibili.
Tutti dovremmo sentirci stimolati a raccogliere e a trasmettere quei valori alti di accoglienza e di fraternità ai quali ancora in questi giorni ci ha richiamato insistentemente papa Francesco.
«Quei fratelli e quelle sorelle che hanno visto violenza e povertà» e che hanno «occhi solcati da troppe lacrime», devono poter trovare accoglienza e vero ascolto da parte di ciascuno, particolarmente in giorni speciali nei quali – pandemia permettendo – ci si augura di poter cominciare a vivere in modo più positivo e più costruttivo il 2022!
Il tema su cui siamo chiamati a riflettere si muove sul binario tracciato qualche mese fa dalla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2021, con questo titolo: “Per un noi sempre più grande”. Si tratta di un tema che farà da filtro a quanto avverrà in duomo la mattina di giovedì 6 gennaio, quando fratelli immigrati da vari Paesi del mondo dovranno sperimentare che si può essere “nel nome di Gesù” veri fratelli tra fratelli, con tutto ciò che ne consegue.
In pratica, alle 10.30 del 6 gennaio, in cattedrale, gli scout albesi introdurranno la Messa, celebrata da monsignor Marco Brunetti, con una rievocazione storico-religiosa dei santi Magi che da lontano vengono per adorare Gesù, il Verbo incarnato.
Gli stessi scout porteranno anche la Luce di Betlemme che arderà ai piedi dell’altare a simboleggiare la luce della fede e dell’amore portate da Cristo per la salvezza del mondo intero. Coloro che partecipano saranno aiutati a riflettere attraverso canti, testimonianze, intenzioni di preghiera e profili simbolici.
A questo punto una richiesta a te che leggi: impègnati a invitare personalmente uno o più fratelli stranieri. Anzi, fai il possibile per accompagnarli a pregare insieme con te il giorno dell’Epifania. Tutto questo avrà un grande significato e darà un senso concreto alla preghiera di quel giorno. A fine funzione verrà lasciato a tutti un piccolo ricordo. Il Signore benedica e ricompensi tutti i collaboratori. (don Paolo Rocca, direttore Migrantes Alba)