Firenze – Quattro mesi per trovare una soluzione. Scade infatti il 31 dicembre prossimo la convenzione per l’accoglienza dei profughi in fuga dalla Libia. Forse qualcuno se li è già dimenticati. Ma, nel momento di punta, sono arrivati ad essere 1800 nelle strutture toscane. Sono passati infatti già 17 mesi da quando le Regioni italiane hanno ospitato i primi cittadini tunisini, che l’isola di Lampedusa non poteva più contenere, e dopo di loro i cittadini provenienti dalla Libia, africani di più parti, travolta dalla guerra. La Toscana li ha accolti con un modello di ospitalità che ha coinvolto l’intero territorio, i Comuni e le associazioni (molte del mondo cattolico).
Il 4 aprile del 2011 sbarcarono a Livorno i primi tunisini, in fuga dalla fame, spesso poco più che ragazzi. Un mese dopo sono arrivati i profughi scappati dalla guerra in Libia, non libici ma emigranti di altri paesi dell’Africa, in fuga a loro volta da altre guerre e persecuzioni e che lì avevano trovato lavoro. Quanti sono oggi? Ancora più di mille. Per la precisione, sono ancora ospiti delle strutture toscane – circa 120 quelle in totale mobilitate – una quindicina di tunisini dei circa 500 che erano e 1100 africani in fuga dalla Libia dei circa 1300 arrivati.
Quelli che se ne sono andati, per la maggior parte non sappiamo dove si sono diretti. I migranti e profughi non sono infatti tenuti a comunicarlo. Dei primi tunisini arrivati – da informazioni raccolte sul campo – molti sono partiti alla volta della Francia o del nord Italia, dove altri connazionali o parenti già avevano una casa e un lavoro. Qualcuno è rimasto anche in Toscana.
La Regione Toscana è tecnicamente il soggetto che gestisce strutture ed accoglienza. Chi paga è però lo Stato. Cosa succederà in futuro dipenderà molto quindi da cosa lo Stato – ovvero il governo e il Parlamento – decideranno di fare. Ad oggi per ogni migrante e profugo lo Stato paga fino a 48 euro al giorno per vitto, alloggio ed accompagnamento all’inserimento nella comunità (con corsi di lingua ed altra di natura). La media in Toscana – secondo gli uffici regionali competenti – è di circa 35-38 euro a migrante. Fino al 31 dicembre 2012, come detto, c’è la copertura finanziaria. Se l’accoglienza proseguirà, lo Stato dovrà trovare – o mettere a bilancio – nuove risorse. Quindi fino a fine anno le strutture toscane che accolgono migranti e profughi rimarranno le stesse. Tutte hanno firmato una convenzione con la Prefettura. Sempre che naturalmente non sopraggiungano problemi: come l’ostello di Livorno, che ha chiuso, o una struttura che non sia più nelle condizioni di proseguire l’accoglienza. In quel caso sarà la Regione a cercare un’alternativa. E dopo? (Simone Pitossi – Toscana Oggi)