8 Settembre 2021 –
Roma – Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) celebra, quest’anno, il suo 50mo anniversario: fu istituito nel marzo del 1971 e, successivamente, approvato da San Paolo VI. Per celebrare questo evento giubilare, si svolgerà a Roma, dal 23 al 26 settembre 2021, l’annuale Assemblea Plenaria del CCEE, a cui partecipano i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutta Europa. Voluto come organismo di comunione tra le Conferenze Episcopali d’Europa, e avendo come fine la promozione e la custodia del bene della Chiesa, da 50 anni il CCEE si impegna, secondo il proprio statuto, a promuovere “l’esercizio della collegialità nella comunione gerarchica cum et sub romano pontefice; a favorire una più stretta cooperazione tra i vescovi e le Conferenze Episcopali per promuovere e ispirare la nuova evangelizzazione; a contribuire al dialogo ecumenico per l’unità dei cristiani; a offrire una testimonianza ecclesiale nella società europea”.
La sessione inaugurale della Plenaria sarà aperta dalla Celebrazione Eucaristica presieduta da Papa Francesco, nella Basilica di San Pietro, il 23 settembre prossimo alle ore 17. Al termine della Santa Messa con il Santo Padre, i partecipanti alla Plenaria si recheranno in visita alle tombe dei papi che hanno accompagnato il CCEE per un momento di preghiera.
Nel pomeriggio del 24 settembre, i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa saranno accolti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella.
Il tema scelto per la Plenaria, “CCEE, 50 anni a servizio dell’Europa, memoria e prospettive nell’orizzonte di Fratelli tutti”, vuole essere l’occasione per fare un’analisi della situazione europea, individuare gli elementi più significativi che influiscono sul tessuto ecclesiale e civile del nostro Continente e fare memoria viva delle radici cristiane insite nella sua storia. E per rinnovare l’impegno della Chiesa per l’edificazione dell’Europa, seguendo l’esortazione di Papa Francesco che, nel suo messaggio ai vescovi europei in occasione CCEE page 2 of 2dell’assemblea di Santiago de Compostela, li ha invitati a adoperarsi “per un nuovo umanesimo europeo, capace di dialogare, di integrare e di generare” perché l’Europa possa “crescere come una famiglia di popoli, terra di pace e di speranza”.