17 Luglio 2020 – Roma – Il Centro Astalli esprime “seria preoccupazione” per le condizioni dei 65 migranti dispersi nel Mediterraneo a causa della “mancanza di un intervento tempestivo di soccorso in mare da parte delle autorità competenti e si appella alle istituzioni nazionali e sovranazionali affinché “si intervenga subito per ritrovarli e portarli in salvo”.
“Lasciar morire degli esseri umani senza far di tutto per soccorrerli dovrebbe suscitare vergogna e rabbia in ogni cittadino europeo e invece indifferenza e assuefazione sembrano avallare sempre più politiche di chiusura e di respingimento” si legge nella nota del Centro gestito dai Gesuiti che chiede al Governo italiano di “attivarsi tempestivamente per dar seguito a quanto dichiarato ieri dalla Ministro Luciana Lamorgese nell’incontro con Fayez al Serraj a Tripoli riguardo la necessità di operazioni di evacuazione dei migranti presenti nei centri gestiti dal Governo libico attraverso corridoi umanitari organizzati dalla UE e gestiti dall’ONU. Spezzare il giogo dei traffici di esseri umani è possibile investendo risorse ed energie in operazioni legali che tutelino la dignità e i diritti umani dei migranti”.