Roma – “Perché tutti i media italiani mettono in prima pagina la notizia che ‘grazie alla piena del Po sono stati mandati via i campi rom’ e ignorano qualsiasi dichiarazione o proposta politica fatta da specifiche e documentate professionalità romanì?” Se lo chiede Nazzareno Guarnieri, presidente della Federazione Romanì, ricordando che “tra il 2001 e il 2011 un comune italiano ha speso, per la costruzione e gestione di nuovi campi nomadi 141 milioni di euro”. La Federazione Romanì, che ha sede a Roma, ha proposto al sindaco di questo comune, che non menziona esplicitamente, “di smantellare tutti i campi nomadi, revocare tutte le convenzioni per la gestione dei campi, che saranno invece autogestiti dai rom” e di utilizzare invece queste risorse pubbliche per “programmare e realizzare una politica della casa da assegnare alla comunità romanì, per facilitare l’integrazione culturale, e alla popolazione presente nel territorio”. Finora, fa presente Guarnieri, “mai nessuna risposta è arrivata da questo sindaco, che continua a sperperare risorse pubbliche senza migliorare le condizioni di vita della popolazione romanì”. (SIR)