Il compendio della comunicazione

9 Aprile 2020 –

Roma – I giorni che ci stanno davanti e che ci conducono alla celebrazione della Pasqua costituiscono, nella loro essenza, un compendio della comunicazione.

In questo momento particolare per il Paese e per la vita di ciascuno di noi, vale la pena riprenderne il portato per disegnare uno scenario nuovo, pasquale appunto.

Dal Giovedì Santo apprendiamo il significato del servizio e della comunione: per chi comunica è monito a dare il giusto “valore” al proprio impegno. Dal Venerdì Santo riceviamo il senso del dono: è il tracciato su cui si svolge ogni comunicazione; è apertura di sé, è disponibilità, per costruire ponti di comprensione e non muri.

Dal Sabato Santo la pazienza dell’attesa: ogni processo comunicativo conosce i ritmi del silenzio e dell’ascolto per ricevere, senza interferenze, tutte le parole pronunciate e coglierne il significato.

E, infine, la Domenica di Pasqua: nell’annuncio della gioia della Risorto c’è anche un invito a riscoprire la bellezza della narrazione tra le generazioni.

È l’augurio reciproco che ci scambiamo nella luce del Risorto. (Ufficio Comunicazioni Sociali – CEI)

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