7 Aprile 2020 – Basilea – “È comunque Pasqua. Buona Pasqua! Gli auguri suonano un po’ ’stonati’ perché è una Pasqua alla quale ci mancheranno tante cose… Le riunioni di famiglia, un viaggio in Italia, una vacanza, e tanto altro. Ci mancherà l’incontro nella comunità, lo scambio dell’ulivo segno beneaugurante di pace, gli abbracci che le grandi feste ci riservano, le liturgie della Settimana Santa, la Messa solenne di Pasqua che permette di rivedere volti a scadenza annuale, il canto gioioso dell’Alleluia. Ci mancheranno le tradizioni che puntualmente in famiglia, nei segni pasquali e sulle tavole ci fanno dire che è Pasqua. Ma è comunque Pasqua”. Lo scrive il responsabile della Missione Cattolica di Basilea Farronato in una lettera ai fedeli italiani residenti a Basilea. Una Pasqua “che nulla toglie alla Vita che essa interpreta, alla Luce che essa emana, alla Verità che essa proclama. La Vita, la Luce, la Verità non verranno mai sotterrate o rinchiuse in un sepolcro. È Risorto! Rallegriamoci ed esultiamo. È il grido che rilancia la Vita verso l’eternità. È il raggio che illumina di Luce il creato e i suoi abitanti. È lo squarcio che permette alla Verità di farsi contemplare. Per noi cristiani dovrà essere comunque Pasqua. La vivremo in casa, in famiglia, forse in solitudine, nelle corsie degli ospedali, sul letto della malattia, chiusi dentro per rispettare l’altrui e propria salute. Gesù, il Risorto, entra a porte chiuse per aprirci alla Speranza”.
Nella Mci molti i servizi attivi: i sacerdoti, le collaboratrici e l’assistente sociale della parrocchia rispondono alle esigenze urgenti dei parrocchiani: dalla spesa a domicilio alle pratiche burocratiche. E poi la celebrazione quotidiana, senza la presenza di fedeli, dell’Eucarestia.
“Ci auguriamo, nella preghiera e nel ricordo vicendevole, di tornare presto alla normalità che ci riserverà uno spirito nuovo, una ritrovata solidarietà e una rinforzata appartenenza alla comunità cristiana”.