6 Marzo 2020 – Roma – “Avvertiamo il bisogno civile e umano di ringraziare Papa Francesco, l’unica autorità mondiale che ha ricordato il dramma dei civili di Idlib, nel nord ovest della Siria”. Lo scrivono, in una nota, alcune associazioni (prima firmataria l’Associazione Giornalisti amici di padre Dall’Oglio): tra queste la Fondazione Migrantes, la Caritas Italiana, il Centro Astalli e la Comunità di Sant’Egidio. “Siamo sconvolti dalle rare immagini di quei bambini assiderati, a volte da soli, a volte con i loro genitori o parenti. Da una parte sono costretti a fuggire dalla Siria verso la Turchia – si legge nella nota – da bombardamenti a tappeto che violano le regole più elementari del diritto umanitario internazionale e dall’altra sono impediti a trovare salvezza da un muro invalicabile e a oggi non valicato”. Per le associazioni firmatari della nota non si tratta di “un’emergenza improvvisa” ma di una situazione che dura da alcuni mesi: “si calcola che ormai siano almeno un milione gli esseri umani in fuga ammassati al confine turco, alcune stime parlano di un milione e cinquecentomila, in gran parte bambini. Se non si trovasse una soluzione, urgente, le operazioni militari raddoppieranno gli sfollati, per i quali non ci sono che piccole tendopoli. Per tutti costoro ci sono soltanto due sottili corridoi umanitari aperti all’ONU per portargli qualche genere di prima necessità: questo è inammissibile”. “Avvertiamo dunque l’urgenza di manifestare la nostra gratitudine a Papa Francesco – aggiungono – e dimostrare al mondo che il suo appello per questa umanità abbandonata e tradita non è caduto nel vuoto. Questi nostri fratelli e queste nostre sorelle non possono essere dimenticati”. I promotori il prossimo 8 marzo “nel rispetto di ogni misura di sicurezza” che sarà presa in Piazza San Pietro”, si ritroveranno con uno con uno striscione, “per i dimenticati di Idlib”.