21 Febbraio 2020 – Roma – Arriveranno con corridoi umanitari, martedì 25 febbraio, 67 profughi dal Campo di transito in Niger gestito dall’UNHCR, che accoglie persone evacuate dai centri di detenzione libici.
Il loro ingresso in Italia è reso possibile dal Protocollo di intesa tra lo Stato italiano e la Conferenza Episcopale Italiana che agisce tramite Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. La CEI, grazie a questi protocolli e ai fondi dell’8×1000 ha organizzato negli ultimi anni – in particolare tramite la Caritas Italiana e col sostegno delle comunità locali – corridoi umanitari, reinsediamenti ed evacuazioni umanitarie da Medio Oriente e Africa. È stato possibile in tal modo – si legge in una nota della CEI – offrire vie di accesso ordinate e sicure ai paesi europei a migliaia di richiedenti asilo in condizioni di vulnerabilità, individuati nei campi profughi di Etiopia, Sudan, Giordania e oggi per la prima volta anche dal Niger. Si tratta questa volta per lo più di persone di nazionalità sudanese, alcune sono del Camerun, del Togo e c’è una famiglia di siriani con problemi di salute. Tutte hanno “sperimentato le dure condizioni dei centri in Libia”.
Alle ore 14.00, all’aeroporto di Fiumicino, è prevista l’accoglienza ai profughi in arrivo e una conferenza stampa con la partecipazione di Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI; Alessandra Morelli, Rappresentante UNHCR in Niger; Oliviero Forti, Resp. Pol. migratorie e protezione internazionale di Caritas Italiana e rappresentanti del Ministero dell’Interno e del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale.