5 Febbraio 2020 – Andria – Sabato 8 febbraio si celebrerà la VI Giornata Mondiale contro la tratta di persone. La scelta della data non è casuale: è il giorno in cui ricorre la memoria liturgica di san Bakhita, la schiava nera divenuta santa, ricorda il direttore Migrantes della diocesi di Andria, don Geremia Acri: suora canossiana di origine sudanese, divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta, esempio di vita la cui storia è un inno alla speranza che consola.
Santa Giuseppina Bakhita, nata nel 1868, in Darfur, ha vissuto i primi anni della sua esistenza in schiavitù: tra il 1877 e il 1882 passò da un padrone all’altro, subendo atroci sofferenze. Portò per tutta la sua vita 144 cicatrici, provocate dopo stata rapita e fatta schiava all’età di appena 9 anni.
“Il clima sociale e politico che in Italia e nel mondo stiamo vivendo non è dei migliori: inarrestabile la deriva culturale e valoriale a cui assistiamo inermi. È necessario arruolare le nostre coscienze al rispetto delle diversità e delle debolezze che caratterizzano l’altro. L’altro – scrive in una nota il sacerdote – ha un volto, è una persona in carne ed ossa che non possiamo ignorare, qualunque sia la sua situazione. È un viso che rivela la nostra umanità, tante volte sofferente e trascurata”. Celebrare la memoria delle vittime dei “tanti martiri non basta se poi non si comprende appieno il messaggio e l’insegnamento che queste commemorazioni vogliono diffondere”. In occasione della Giornata di preghiera per le vittime di Tratta ad Andria due iniziative. La prima sabato 8 febbraio alle ore 18:00, presso la chiesa parrocchiale Gesù Crocifisso con una celebrazione dell’Eucarestia in ricordo delle vittime di Tratta mentre domenica 9 febbraio alle ore 19:30, presso l’auditorium Mater Gratiae: Sciara progetti teatro presenta “Malanova” con Ture Magro – spettacolo inserito nella mini rassegna teatrale “Visioni dei conflitti, dei diritti” promossa dalla comunità “Migrantesliberi” e dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria. Cosa è una malanova? È “una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere”. Chi è Malanova? “Una ragazzina. La sua storia ce la racconta un giovane uomo, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro ad una storia di violenza sconvolgente. Salvatore attraversa a piedi piazze e i vicoli stretti, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore”.