La scuola St. Gregory compie 25 anni

Vaughan – La St. Gregory the Great Catholic Academy ha celebrato il suo 25º anniversario.  Mercoledì scorso l’istituto elementare e di prima infanzia ha invitato tutta la comunità di Vaughan a festeggiare i suoi 600 studenti e i loro successi a livello scolastico. Alunni quasi tutti italiani, visto che l’80% dei ragazzi che frequentano la scuola del Preside Americo de Sousa ha famiglie che provengono dal Belpaese. Al 140 di Greenpark Boulevard le famiglie hanno potuto visitare le classi e osservare i lavori artistici dei figli, pitture che hanno colorato l’intero edificio.

Erano presenti, tra gli altri, Maurizio Bevilacqua, Sindaco di Vaughan, e varie personalità che lavorano nel campo dell’istruzione come Susan LaRosa, Elizabeth Crowe, Andy Di Sabestiano e Tina D’Acunto.
“Il tema del 25º anniversario è stato ‘Our mark on God’s canvas – past, present and future’ – afferma de Sousa – I bambini hanno realizzato molte pitture, posizionate in tutta la scuola. I bambini più piccoli dovevano lavorare con i loro pollici, quelli medi hanno usato le mani e i grandi hanno utilizzato i piedi. Le creazioni sono bellissime”.
Preside, come mai nella sua scuola l’80% degli studenti ha origini italiane?
“Perché Vaughan è il cuore della comunità italiana nella Gta. Abbiamo anche altre culture come quella greca, quella portoghese e molte altre”.
Nel vostro istituto si insegna l’italiano?
“Sì, insegniamo lingua e cultura italiana. Tutti i bambini dal grade 1 al grade 8 hanno una lezione di italiano di 40 minuti al giorno, in cui si imparano a leggere, scrivere e parlare nella lingua di Dante. Abbiamo due maestre italiane, la signora Di Giovanni e Cipolletta, che parlano ai ragazzi di storia, cultura, cibo, insomma tutto ciò che gira attorno al Belpaese”.
Come si è svolta la festa di mercoledì sera?
“Abbiamo ricevuto i genitori e le autorità, e nel pomeriggio Padre Donatello della chiesa St. Clare of Assisi Parish ha dato la benedizione a tutti. Il consigliere della chiesa cattolica ci ha donato un crocifisso, creato da Enrico Monticelli. Nella seconda parte abbiamo avuto un piccolo show, con i bambini che cantavano e ballavano. Volevamo celebrare i successi dei nostri ragazzi, ad esempio il nostro Roberto Della Penna ha fatto un discorso bellissimo”.
Come fate a creare le basi per il famoso “mosaico culturale” canadese?
“Semplicemente celebriamo le nostre differenze. Il nostro compito è conoscere chi ci sta vicino e quello che facciamo assieme, come detto poc’anzi abbiamo gente che viene da Paesi diversi con culture diverse e lingue diverse. Ma il punto in comune tra queste diversità è la religione cattolica. Festeggiamo la ricchezza e le risorse nell’essere diversi, e tutto il bene che possiamo portare. Siamo una grande famiglia. Vogliamo essere una comunità unita e lavorare assieme ai genitori. Le scuole sono cambiate, abbiamo bisogno del coinvolgimento dei genitori e di tutti quelli che possono investire tempo e denaro nell’istruzione. Siamo tutti ‘soci’ nell’offrire il miglior servizio possibile ai nostri bambini». (Corriere Canadese)