Riace (Rc) – Da oltre un secolo il popolo rom e quello sinti si raduna a Riace, in provincia di Reggio Calabria, in occasione della festa dei Santi Cosma e Damiano, che ricorre il 26 settembre, con un appuntamento che inizia, però, con un giorno di anticipo.
I Santi considerati “guaritori” hanno ispirato una devozione che sfiora i cento anni, alla quale se ne è aggiunta una più recente, quella per un martire, il beato Zeffirino, il primo Santo rom, fucilato per avere difeso un sacerdote durante la guerra civile spagnola e beatificato dal beato Giovanni Paolo II nel 1997.
La sua immagine è conservata nel Santuario dei santi Cosma e Damiano, una chiesetta di origini medievali. Alla tradizionale processione con i due Santi “medici” è ormai abitudine vedere sfilare intere famiglie rom che con canti e danze, accompagnati dai tipici strumenti del tamburello e dell’organetto, precedono gli altri fedeli: una caratteristica unica in tutta Italia. È infatti ferma convinzione dei fedeli rom che anche il ballo esprima la propria religiosità e contribuisca ad ottenere l’intercessione dei “santi guaritori”.
Fanno da cornice i commercianti con le loro bancarelle ai lati della strada, venuti per la fiera che colora le due giornate di festa. I festeggiamenti, infine, culminano di fronte al santuario dove poi si celebrerà la santa messa.