Ieri l’inaugurazione di una casa di accoglienza voluta dalla Migrantes
Canosa di Puglia (BT) – Un servizio di Carità quanto mai urgente e necessario: così è stata definita la Casa di Accoglienza “La Fonte”, completamento di un’esperienza e di un percorso avviato già da qualche anno dall’Ufficio Migrantes assieme alle Comunità Parrocchiali della Zona Pastorale di Canosa di Puglia e inaugurata ieri.
In questa terra approda un numero crescente di immigrati, proveniente dai paesi più poveri per sfuggire alla fame, alle violenze, alle guerre. In gran parte giunge dall’Europa, in particolare dai Paesi dell’Est, dal Nord e dal Centro Africa e rappresenta il volto della migrazione odierna: non una libera scelta, ma la dura necessità.
La storia nasce nel dicembre del 2007 con la collaborazione di tutte le Comunità Parrocchiali che, dato l’aumento di cittadini immigrati, hanno iniziato un lavoro di ascolto e di accoglienza anche in questa città, collaborando per programmare sinergicamente vari interventi atti a contrastare le varie forme di disagio e povertà in favore dei cittadini immigrati.
L’intento del servizio messo in piedi è quello di offrire ai migranti, ai poveri ed agli emarginati una vasta gamma di interventi sul piano dell’assistenza sociale e della promozione umana del rispetto delle norme, dei diritti ma anche dei propri doveri: un Centro di Ascolto, la distribuzione dei viveri e degli indumenti. Tali servizi permettono di offrire un primo supporto e l’accoglienza ai fratelli e sorelle che bussano alle nostre porte in cerca di speranza. I servizi sono stati offerti fino ad oggi, due giorni a settimana, all’interno dei locali che il Parroco della Basilica Concattedrale San Sabino, ha messo a disposizione. È un servizio di prossimità per svolgere un’attività di ricezione dei bisogni sociali e delle domande, anche inespresse, provenienti dalle persone e dai loro nuclei familiari, alle quali si risponde con azioni informative, di sensibilizzazione e di supporto per il contatto con le istituzioni pubbliche.
Il luogo dove sorge la nuova Casa di accoglienza è parte dei terreni confiscati alla mafia e, grazie all’esperienza dell’Associazione Migrantes presente sul territorio, diretta da don Geremia Acri, si è arrivati a questa sinergia di forze tra l’Ufficio Migrantes, le comunità parrocchiali di Canosa di Puglia, l’Ufficio di Piano e il Comune, inaugurando una struttura che intende essere d’ora in avanti un presidio di umanità.