Roma – In occasione del Romanò Dives, la giornata internazionale dei Rom, che si celebra oggi, la Comunità di Sant’Egidio rivolge gli auguri a tutti i Rom, Sinti e alle popolazioni romanì che si identificano con questo nome ed invita a ricordare “una storia segnata da persecuzioni e sofferenze – come il Porrajmos, lo sterminio durante la seconda guerra mondiale”. Per la comunità trasteverina occorre “condannare con fermezza parole e comportamenti discriminatori, razzisti e violenti, come accaduto recentemente in un quartiere di Roma, quando si è impedito a poche decine di persone – quasi per la metà bambini – perfino di mangiare, arrivando al vergognoso gesto di calpestare il cibo. Sono gesti che fanno male a tutti e disonorano la città, senza risolvere o, meglio, aggravando i problemi esistenti in periferie abbandonate ormai da tempo da istituzioni e forze politiche. Non bisogna abituarsi – aggiunge la Comunità di Sant’Egidio – ad un linguaggio aggressivo che offre un’immagine distorta della realtà, ma al contrario occorre valorizzare tanti esempi di inclusione sociale, molto più diffusa nel nostro Paese di quanto si pensi”. Da qui l’auspicio che la Giornata Internazionale dedicata al popolo Rom “sia occasione per prendere le distanze da un linguaggio e da pratiche che tendono ad allargare le distanze e i pregiudizi e per intraprendere con coraggio iniziative volte a favorire la piena integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese, certi che da questo trarranno beneficio tutti gli italiani”.