L’accoglienza diffusa come strumento di integrazione: un modello replicabile?

Roma – Domani mattina, Giovedì 21 febbraio, presso l’Oratorio di San Francesco Saverio  si terrà la conferenza conclusiva del progetto Rafforzare #Integrazione, Costruire #Ospitalità  promosso da Caritas di Roma e Centro Astalli.

Nel corso dell’incontro verranno presentati i dati dell’accoglienza diffusa nelle parrocchie e negli istituti religiosi di Roma e verrà presentata la guida «Le Chiavi di casa» per orientare e accompagnare all’autonomia abitativa dei protetti internazionali.

La manifestazione è inserita nel cartellone degli appuntamenti collegati alla mostra “Exodus” dell’artista Safet Zec promossa da Fondazione Migrantes, Caritas Italiana e Caritas di Roma.

 Oltre ai risultati in termini di inclusione socio-lavorativa e abitativa raggiunti tramite l’attività progettuale, l’evento di chiusura del progetto sarà occasione per presentare le diverse iniziative di “accoglienza diffusa” promosse a Roma tra le famiglie, le parrocchie e gli istituti religiosi.

L’incontro, moderato da Toni Mira, giornalista di Avvenire, vedrà gli interventi di don Benoni Ambarus, Direttore della Caritas di Roma; padre Camillo Ripamonti sj, Presidente Associazione Centro Astalli; Laura Baldassare, assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale; Martha Matscher, viceprefetto, Capo Ufficio di Staff: Ufficio I –Pianificazione delle politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo; Maria Grazia Baldanzi, Consiglio Regionale OAS Lazio; Andrea De Bonis, UNCHR Protection Associate; Roberto Castagna, responsabile Area Protezione Internazionale e Servizi di Accoglienza Cooperativa L’Arcobaleno.