Media, arti e cultura nelle politiche di inclusione: un convegno a Milano

Milano – Il 17 e il 18 gennaio 2019 si terrà presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano il convegno Migrations Mediations. Media e arti performative nelle politiche di inclusione https://www.migrations-mediations.com/. Il convegno fa parte dell’iniziativa Migrazioni/Mediazioni, interamente finanziata dall’Università Cattolica e realizzata dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo, in collaborazione con la Fondazione ISMU, volta a comprendere, sostenere e ottimizzare il lavoro degli operatori e degli artisti di cinema, televisione, teatro, arte impegnati sul fronte del dialogo interculturale.

In particolare domani, 17 gennaio, alle ore 12, verrà presentato il volume Migrazioni e comunicazione politica. Le elezioni Regionali del 2018 tra vecchi e nuovi media (a cura di Marina Villa, Milano, FrancoAngeli, 2019, nelle librerie dal prossimo 23 febbraio). Il volume è il risultato di una ricerca svolta dall’Università Cattolica in collaborazione con la Fondazione ISMU. La ricerca ha analizzato in particolare le campagne elettorali del 2018 per il rinnovo della Presidenza delle Regioni Lazio e Lombardia, indagando il modo in cui i media tradizionali, come la televisione e la stampa, hanno interagito con le piattaforme social, quali Facebook e Twitter e quanto abbia influito sulle votazioni l’opinione degli elettori sui migranti.

Dall’indagine risulta che nel mese di campagna elettorale che ha preceduto l’election day del 4 marzo 2018, nella fascia di primetime dei telegiornali delle sette reti nazionali è stato trasmesso un totale di 4.050 notizie, di cui 405 dedicate al tema “immigrazione” (pari al 10%). Passando invece all’analisi della carta stampata locale, in Lombardia la provincia di Brescia risulta essere, con 56 articoli, la più sensibile al tema dell’immigrazione e l’area metropolitana di Milano è in fondo alla classifica con 5 articoli, mentre in Lazio l’argomento appare meno rilevante. Per quanto riguarda i social, e in particolare Facebook – si legge in una nota – risulta che su un totale di 5.254 post dedicati dai candidati presidenti e dai loro partiti alla campagna elettorale (3.444 per la Lombardia e 1.810 per il Lazio), solamente 534 (pari al 10,2%) fanno riferimento alla questione migratoria. Dai 25 account Twitter degli aspiranti governatori e dei partiti in Lombardia e Lazio sono stati prodotti 3.830 tweet, di cui l’8,8% (339) hanno riguardato i migranti.

Durante la seconda giornata di Migrations Mediations, il 18 gennaio, si segnala l’incontro La città multietnica: il caso Milano, in cui si parlerà di immigrazione e processi di inclusione nel capoluogo lombardo. L’iniziativa Migrations Mediations presenterà in questa occasione un database di tutte le realtà (associazioni, organizzazioni, fondazioni, compagnie teatrali, case di produzione, eccetera) attive sul territorio milanese che si sono impegnate, nell’arco degli ultimi tre anni, in progetti di dialogo interculturale mediante strumenti mediali, artistici, teatrali, culturali.

Dall’analisi di un primo campione di 138 realtà, risulta che i soggetti che più sostengono gli interessi istituzionali verso l’inclusione sociale delle comunità straniere sono associazioni culturali (61%), fondazioni (11%), enti pubblici o privati (10%) e cooperative sociali (7%). In secondo luogo, la distribuzione delle iniziative sul territorio mostra un’interessante concentrazione nel centro storico, affiancata però da una intensa presenza di esperienze innovative nelle zone a più alta densità di comunità straniere (San Siro, Loreto-Via Padova, Calvairate, Dergano). Ancora: i settori mediali di maggior investimento sono rappresentati in prima battuta dal teatro tradizionale o di animazione (22%), seguito dai media audiovisivi (19%), l’arte (14%), la musica e la fotografia (entrambe al 12%), sullo sfondo di un diffuso impiego dei canali social e digital come strumenti di comunicazione imprescindibili per la visibilità e la diffusione delle iniziative, anche di livello locale.