Mattarella ricorda un giovane naufrago del Mali

 

Roma –   Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda il caso del 14enne del Mali, morto quattro anni fa nel naufragio di un barcone. Nella tasca interna della giacca fu ritrovata la sua pagella. Questo caso, come altri due citati da Mattarella – intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale in occasione del quarantennale della fondazione dell’Ateneo – “e chissà quanti altri non conosciamo”, ci parlano di “giovanissimi che attribuiscono alla loro pagella, ai loro risultati scolastici il valore di un passaporto, di un accreditamento, di serietà di impegno verso il Paese in cui speravano di poter sviluppare la loro vita, la loro cultura, il loro benessere”. Un proposito “stroncato in modo drammatico”, un caso “che interroga le nostre coscienze”. Ma questi fatti ci dicono anche altro, spiega Mattarella. E cioè di come “lo studio costituisce insieme la spinta e lo strumento per l’apertura e il rispetto verso culture diverse, altrui opinioni, esperienze di altri. Costituisce la spinta e lo strumento per l’apertura, per il dialogo, per l’amicizia”. L’episodio de giovane del Mali è stato raccontato nel volume “Naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo. I morti nel Mediterraneo, specie dei giovanissimi – ha detto ancora Mattarella – “interrogano fortemente le nostre coscienze”.