Modena – Una celebrazione in Duomo presieduta dal card. Francesco Montenegro – e concelebrata dall’arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci e dal direttore della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis – e un convegno sul “contributo delle religioni alla concordia della città” concluderà oggi a Modena la terza edizione del festival della Migrazione promosso fra gli altri dalla Fondazione Migrantes. Al convegno interverranno oltre al card. Montenegro, il presidente dell’Ucoii Yassine Lafram, Beniamino Goldstein, Rabbino capo di Modena e Reggio Emilia e Massimo Mazzetti, assessore alla cultura dell’Emilia Romagna moderati dalla direttrice di “Buone Notizie” del Corriere della Sera, Elisabetta Soglio e introdotti dal direttore Migrantes don De Robertis.
Al Festival anche la presentazione del volume “Il Diritto al Viaggio. Abbecedario delle Migrazioni” con quarantacinque contributi diversi e la postfazione del presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti. “Un popolo che migra – scrive il porporato – porta con se un bagaglio povero di viveri e vettovaglie ma ricco di cultura e tradizione, immagini e simboli. Non sempre, i migranti riescono a conservare e a tramandare il loro passato. Senza dubbio, però, la loro storia, la memoria di ciò che sono stati e da dove provengono, rappresenta un elemento decisivo della loro identità”. “Non ci può essere solidarietà – aggiunge – senza responsabilità verso i poveri e i piccoli; e non ci può essere un’accoglienza autentica senza un rispetto reciproco”. E oggi, “troppo spesso”, questa relazione con l’altro viene “distorta, equivocata o addirittura negata, a causa della diffusione di sentimenti di paura e diffidenza, rabbia e chiusura”. L’abbecedario delle migrazioni è “capace di tessere non solo nuove parole di bene, ma di far maturare relazioni rinnovate dall’incontro, dalla conoscenza, dalla reciprocità feriale e semplice della vita quotidiana”. (Raffaele Iaria)