Roma – “Grazie a Dio c’è stato un felice incontro tra noi e le istituzioni civili che ha permesso di sbloccare quella situazione terribile, segnata da separazione tra minori e genitori e da disagi di ogni tipo. Per noi la disponibilità era scontata ed è quella di sempre: ogni persona, prima di essere un migrante o un rifugiato, è una persona umana”: così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, commenta, in una intervista al Corriere della Sera l’accordo per accogliere in strutture della Chiesa un centinaio di migranti della nave Diciotti. Il porporato spiega che nel dare la disponibilità la Chiesa italiana non ha “fatto calcoli di convenienza e non vogliamo farne ora che il buon incontro c’è stato. Non solo non calcoliamo, ma ringraziamo le istituzioni che ci sono venute incontro. Comprendiamo la complessità della situazione e apprezziamo che sia stato possibile semplificarla a fin di bene”. Il presidente della Cei evidenzia che quello che è stato fatto è “stata una cosa bella”. “Ovviamente – ha spiegato – mi rendo conto che si tratta di una soluzione provvisoria. All’emergenza si fa fronte soccorrendo chi rischia d’affogare o di morire di stenti, però occorre pensare più ampiamente la questione migratoria e farvi fronte in maniera razionale e programmata. La nostra linea è quella dell’aiuto ai paesi di partenza dei migranti e dei corridoi umanitari. L’attuale modo selvaggio di trattare la questione va superato”.