Bartolo a Radio InBlu: “popolo italiano poco informato” sulla situazione dei migranti

Roma – “Mi viene difficile dire oggi di essere orgoglioso di essere italiano. Prima mi sentivo orgoglioso, oggi non lo posso dire più”. Lo ha detto il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della CEI, commentando la situazione attuale e le decisioni del governo italiano sulla questione migranti.

“Per oltre 25 anni – ha aggiunto Bartolo – non abbiamo mai messo un filo spinato o un muro. E in questo abbiamo fatto la storia e siamo diventati veramente campioni del mondo. Ma da circa un anno abbiamo alzato due muri: uno in Libia con gli accordi di governo e un altro monumentale quello della paura e dell’ odio che ci ha fatto alzare un muro peggiore del muro di cemento o di filo spinato. Questo mi dispiace perchè l’Italia non è questa. L’Italia è un popolo accogliente che ha vissuto la migrazione sulla propria pelle. Spero di tornare a dire al più presto di essere orgoglioso di essere italiano”.

“Spesso – ha proseguito Bartolo – vengono raccontate tante menzogne. La gente non sa qual’è veramente la realtà. Giro l’Italia facendo vedere video e foto della realtà di Lampedusa e dei migranti. Quindici giorni fa attraverso un’evacuazione medica da una nave militare che aveva recuperato 120 persone mi hanno portato qua a Lampedusa alcuni migranti che avevano bisogno di cure. Erano veramente in condizioni disastrose quello che stava meglio pesava 30 chili. Queste persone non vengono dalla luna ma dalla Libia. I corpi dei migranti parlano da soli. Ultimamente abbiamo avuto un calo drastico degli sbarchi. Questo non ci fa piacere perchè purtroppo sappiamo in che condizioni e in quali lager vengono tenuti. Qualcuno addirittura mi ha raccontato che è stato costretto a seppellire i propri morti”.

“La storia – ha concluso Bartolo – purtroppo si ripete. È veramente un nuovo olocausto. Ci hanno fatto credere che era in atto un’invasione. Ci hanno riempito di bugie e la gente ha risposto in modo sbagliato. Ma il popolo italiano non è cattivo, è solo cattivamente informato”.