Trapani: le organizzazioni umanitarie al molo chiedono di agevolare le operazioni di sbarco dalla Nave Diciotti

Roma – Le organizzazioni umanitarie presenti al molo di Trapani (Intersos, Medici Senza Frontiere, OIM, Save the Children, UNICEF e Unhcr) esprimono “profonda preoccupazione” per il ritardo protratto nello sbarco di 67 persone presenti sulla Nave della Guardia Costiera Diciotti. I rifugiati e migranti, fra i quali donne, bambini e adolescenti, sono in mare da almeno quattro giorni, essendo state soccorse dal rimorchiatore Vos Thalassa l’8 luglio scorso, trasferite sulla nave Diciotti il giorno successivo e fatte arrivare a Trapani solo alle 15 di oggi. Nonostante ciò – scrivono le organizzazioni – “non è stato ancora autorizzato lo sbarco”. Le ONG e agenzie delle Nazioni Unite richiedono alle autorità l’attivazione “urgente di una primissima assistenza sociosanitaria, l’autorizzazione allo sbarco per tutte le persone a bordo, a partire dai minori e persone vulnerabili, e l’erogazione per tutte le persone a bordo di generi di prima necessità”.