Roma – “Bisogna avere anzitutto motivazioni molto forti. Motivazioni molto forti, almeno per noi credenti, sono quelle scritte nel Vangelo, nella Sacra Scrittura dove il bisognoso ha necessità di essere accolto e ascoltato”. Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nominato ieri da Papa Francesco presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), risponde così ai giornalisti che gli chiedono come è possibile raggiungere l’obiettivo indicato dal Pontefice di “accogliere tanti rifugiati quanti si può e quanti si può integrare, educare, dare lavoro”. A margine dell’assemblea elettiva Ue.Coop e della presentazione dei risultati dell’indagine Ue.Coop/Ixe’ su “Gli italiani e l’immigrazione”, in corso oggi a Roma, mons. Galantino afferma: “Abbiamo bisogno anzitutto di interiorizzare questo invito all’accoglienza che naturalmente, come da sempre ha detto il Papa e come da sempre dicono uomini e donne di Chiesa, va collocata storicamente e per la quale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”. Sulla sua nomina a presidente dell’Apsa il presule dichiara sorridendo: “Devo ancora vedere di cosa si tratta. Evidentemente è un atto di fiducia del Santo Padre nei miei confronti. Spero di non deluderlo. Come dissi quando mi nominò segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha avuto un bel coraggio”. (SIR)