Roma – “L’iniziativa che lo scorso mese ci ha visti sbloccare la situazione della Nave Diciotti ha rappresentato un momento importante, tanto nel rapporto con le Istituzioni governative quanto nella sinergia con cui ci siamo attivati per assicurare accoglienza ai profughi.”. Lo ha detto oggi pomeriggio il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, aprendo a Roma i lavori della sessione autunnale del Consiglio Permanente della Cei che si concluderà mercoledì. Alla domanda su che cosa farà la Chiesa italiana se la situazione dovesse ripetersi il porporato ha detto che come “Pastori riconosciamo di non possedere soluzioni a buon mercato, ma questo non ci impedisce di continuare a sentirci responsabili di fratelli la cui storia sofferta ci chiede senza mezzi termini di osare la solidarietà, la giustizia e la fratellanza”. Per i credenti, infatti, “l’altro è non solo un essere da rispettare in virtù della sua intrinseca dignità, ma soprattutto un fratello o una sorella da amare”, come ha ricordato qualche giorno fa Papa Francesco: “a nostra volta – ha detto il card. Bassetti – non ci stancheremo di testimoniarlo, richiamando lo stesso mondo della politica perché non ceda alla ‘tentazione di strumentalizzare le paure o le oggettive difficoltà di alcuni gruppi e di servirsi di promesse illusorie per miopi interessi elettorali’”. E in questo orizzonte di “promozione” della persona e della “cultura dell’incontro” gravita – ha detto ancora il presidente dei vescovi italiani – anche la volontà di procedere alla costituzione di un Comitato che dia contenuti e gambe a un’iniziativa di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo”. (R.Iaria)