Roma – Ottimismo e attesa anche tra i cattolici cinesi che vivono in Italia dopo l’accordo firmato sabato tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese su temi di particolare interesse ecclesiale. Mentre papa Francesco atterrava in Lituani, per la prima tappa del suo viaggio nelle repubbliche baltiche a Pechino si firmava l’accordo con la Santa Sede.
“Nel quadro dei contatti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese – si afferma nel comunicato – che sono in corso da tempo per trattare questioni ecclesiali di comune interesse e per promuovere ulteriori rapporti di intesa, oggi, 22 settembre 2018, si è svolta a Pechino una riunione tra Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e S.E. il Sig. Wang Chao, Viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, rispettivamente capi delle delegazioni vaticana e cinese. Nel contesto di tale incontro – si informa – i due rappresentanti hanno firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi”. L’accordo “tratta della nomina dei Vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale”. Con l’auspicio condiviso che “tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del Popolo cinese e alla pace nel mondo”. Un accordo “che apre nuove prospettive e che aiuta i cattolici cinesi ad essere più liberi e ad uscire dalla clandestinità” dice don Santino Brunetti, vicario episcopale per gli immigrati della diocesi di Prato dove esiste una comunità cinese molto presente e attiva. “Credo che per la comunità cinese è un momento bello, di esultanza”, aggiunge
“Questo accordo può contribuire – dice il coordinatore Migrantes per i cattolici cinesi in Italia, don Paolo Kong Xianming – positivamente anche per la vita delle comunità cinesi in Italia e nel mondo”. La giornata di sabato rappresenta un “momento storico: speriamo che lo Spirito Santo guidi il futuro di speranza di questo popolo”. L’auspicio – aggiunge don Pietro Sun – è che questo accordo aiuti l’intera Chiesa cinese verso l’annuncio del Vangelo”. E’ “certamente – spiega don Giuseppe Zhang, cappellano a Milano – un primo passo avanti”.
La comunità cattolica cinese in Italia conta circa 2000 persone in tutte le maggiori città italiane con 11 centri pastorali seguiti da otto cappellani cinesi. In tutte le comunità ogni domenica si celebra la liturgia eucaristica in lingua cinese. I cappellani sono tutti coinvolti nella propria responsabilità e impegnati nel servizio pastorale, spiega il coordinatore: in molte comunità infatti si insegna il catechismo, si organizzano campi estivi per i giovani, incontri di preghiera nelle famiglie, gruppi di lettura della Bibbia, ecc. Diversi anche i momenti di pellegrinaggio. Le comunità sono anche ben inserite nella vita delle parrocchie italiane e molte anche impegnate per aiutare i connazionali in difficoltà con corsi gratuiti di lingua italiana. Da 2000, una delle feste più importanti è quella che ricorda i 120 martiri cinesi morti per la fede e canonizzati da Giovanni Paolo II. L’incontro nazionale per le comunità cinesi cattoliche è il 24 maggio. Nel 2007, in questo giorno, papa Benedetto XVI ha indetto una giornata di preghiera per i cattolici in Cina. Da allora, ogni anno questo giorno se cade di domenica, altrimenti si anticipa o si posticipa alla domenica più vicina, è stato preso come riferimento per un incontro di fede e di confronto con tutti i cristiani cinesi che vivono nel nostro paese. (Raffaele Iaria)
“Nel quadro dei contatti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese – si afferma nel comunicato – che sono in corso da tempo per trattare questioni ecclesiali di comune interesse e per promuovere ulteriori rapporti di intesa, oggi, 22 settembre 2018, si è svolta a Pechino una riunione tra Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e S.E. il Sig. Wang Chao, Viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, rispettivamente capi delle delegazioni vaticana e cinese. Nel contesto di tale incontro – si informa – i due rappresentanti hanno firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi”. L’accordo “tratta della nomina dei Vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale”. Con l’auspicio condiviso che “tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del Popolo cinese e alla pace nel mondo”. Un accordo “che apre nuove prospettive e che aiuta i cattolici cinesi ad essere più liberi e ad uscire dalla clandestinità” dice don Santino Brunetti, vicario episcopale per gli immigrati della diocesi di Prato dove esiste una comunità cinese molto presente e attiva. “Credo che per la comunità cinese è un momento bello, di esultanza”, aggiunge
“Questo accordo può contribuire – dice il coordinatore Migrantes per i cattolici cinesi in Italia, don Paolo Kong Xianming – positivamente anche per la vita delle comunità cinesi in Italia e nel mondo”. La giornata di sabato rappresenta un “momento storico: speriamo che lo Spirito Santo guidi il futuro di speranza di questo popolo”. L’auspicio – aggiunge don Pietro Sun – è che questo accordo aiuti l’intera Chiesa cinese verso l’annuncio del Vangelo”. E’ “certamente – spiega don Giuseppe Zhang, cappellano a Milano – un primo passo avanti”.
La comunità cattolica cinese in Italia conta circa 2000 persone in tutte le maggiori città italiane con 11 centri pastorali seguiti da otto cappellani cinesi. In tutte le comunità ogni domenica si celebra la liturgia eucaristica in lingua cinese. I cappellani sono tutti coinvolti nella propria responsabilità e impegnati nel servizio pastorale, spiega il coordinatore: in molte comunità infatti si insegna il catechismo, si organizzano campi estivi per i giovani, incontri di preghiera nelle famiglie, gruppi di lettura della Bibbia, ecc. Diversi anche i momenti di pellegrinaggio. Le comunità sono anche ben inserite nella vita delle parrocchie italiane e molte anche impegnate per aiutare i connazionali in difficoltà con corsi gratuiti di lingua italiana. Da 2000, una delle feste più importanti è quella che ricorda i 120 martiri cinesi morti per la fede e canonizzati da Giovanni Paolo II. L’incontro nazionale per le comunità cinesi cattoliche è il 24 maggio. Nel 2007, in questo giorno, papa Benedetto XVI ha indetto una giornata di preghiera per i cattolici in Cina. Da allora, ogni anno questo giorno se cade di domenica, altrimenti si anticipa o si posticipa alla domenica più vicina, è stato preso come riferimento per un incontro di fede e di confronto con tutti i cristiani cinesi che vivono nel nostro paese. (Raffaele Iaria)