“Nuovi italiani” in parole e storie

Milano – Annegamenti in mare, sbarchi sulle coste italiane, ghetti monoetnici nelle periferie delle città, episodi di razzismo. C’è un modo ansiogeno e sensazionalistico di raccontare il mondo delle migrazioni che contribuisce ad alimentare atteggiamenti di rifiuto o di pregiudizio. Ma c’è qualcuno che ha cercato di cambiare prospettiva, non per nascondere o sottovalutare gli innegabili problemi con cui ci si deve misurare quanto piuttosto per raccontare i numerosi (e spesso taciuti) esempi di costruttività che si sono consolidati negli anni. Ci hanno provato, con una proposta che ha già raccolto molti consensi, i curatori della mostra “Nuove generazioni. I volti giovani dell’Italia multietnica” (con il contributo anche della Fondazione Migrantes, ndr) inaugurata nel 2017 in occasione del Meeting di Rimini e che nella versione itinerante è già stata allestita in molte città.

La mostra propone un viaggio nel mondo dei giovani nati in Italia da genitori stranieri o arrivati da piccoli e cresciuti in quello che è diventato il ‘loro’ Paese. Sono loro stessi a raccontare, attraverso videoclip realizzati in vari contesti, il rapporto con le tradizioni e le culture dei padri, con la scuola, con i luoghi di aggregazione in cui vivono, con i valori della società occidentale.

Dal 30 settembre al 7 ottobre la mostra sarà allestita a Milano (Palazzo dei Giureconsulti, piazza Mercanti 2, dalle 9 alle 18, ingresso libero; visite guidate per le scuole, con prenotazione obbligatoria, segreteria@aclimilano.com, 027723222). Durante la settimana di esposizione vengono proposti due convegni presso la Sala Parlamentino di Palazzo dei Giureconsulti (info: Fb Nuove generazioni). Il primo, martedì 2 ottobre alle 18, offrirà un quadro della presenza degli studenti stranieri nelle scuole del territorio milanese e delle iniziative nate per favorire processi di integrazione e inclusione. Il secondo, venerdì 5 ottobre, presenterà alcune esperienze di successo di giovani delle nuove generazioni in campo lavorativo, artistico e sociale: una modalità per sottolineare la voglia di protagonismo che li anima. Come dice Omenea, una delle ragazze animatrici della mostra, “i nostri genitori hanno avuto il problema di entrare nella società italiana, noi vogliamo dimostrare che possiamo contribuire a migliorarla”.

L’evento, patrocinato da Comune e Diocesi di Milano, è promosso da Acli Milano, Avsi, Azione Cattolica ambrosiana, Agesci Zona Milano, Avsi, Centro Culturale di Milano, Comunità di Sant’Egidio, Comunità di vita cristiana-Lms, Fondazione Progetto Arca, Legio Mariae, Meeting per l’amicizia fra i popoli e Portofranco Milano.