“Dalla parte dei bambini: rompere i pregiudizi, prevenire l’esclusione, educare alla cittadinanza”

Reggio Calabria – “Dalla parte dei bambini. Rompere i pregiudizi, prevenire l’esclusione, educare alla cittadinanza”. Questo il tema di un convegno promosso a Reggio Calabria, il prossimo 15 marzo (Aula Magna del Seminario, ore 17,00) dalla Caritas e ufficio Migrantes della diocesi di Reggio Calabria-Bova e dai Missionari Scalabriniani della Parrocchia di S. Agostino. Per i promotori dell’iniziativa l’attenzione pastorale per Rom, Sinti e Viaggianti è “un compito irrinunciabile: essi hanno bisogno, in effetti, di una sollecitudine pastorale specifica, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”. Il convegno sarà aperto da un saluto dell’arcivescovo, mons. Giuseppe Fiorini Morosini. Interverranno mons. Paolo Lojiudice, vescovo ausiliare di Roma e delegato pastorale Migrantes della Conferenza episcopale del Lazio sul tema “A confronto con la realtà di Roma: esperienze di vita tra i più piccoli e vulnerabili”, Paolo Ciani della Comunità di Sant’Egidio su “Bambini rom: analisi di un mondo sommerso tra problematiche e sfide”, Marisa Maisanoi su “I bambini Rom tra scolarizzazione e abbandono scolastico” e don Nino Pangallo, direttore della Caritas di Reggio Calabria-Bova su “Sfide pastorali per rompere i pregiudizi, prevenire l’esclusione, educare alla cittadinanza”. A coordinare i lavori il parroco di Sant’Agostino p. Gabriele Bentoglio.

  Una lunga storia di tensioni con le culture circostanti, fino all’isolamento e alla persecuzione, ha lasciato traccia nell’identità di Rom, Sinti e Viaggianti, che a volte si traduce in atteggiamenti di sospetto e di diffidenza, con la tendenza a chiudersi in se stessi.  D’altra parte – spiega una nota – una società matura sa promuovere iniziative che favoriscono l’inserimento positivo di tutti i suoi membri, con relazioni basate sul rispetto reciproco, sul riconoscimento delle differenze di identità, sull’impegno di tutti a praticare, con piena onestà, le norme della buona convivenza. Oggi Rom, Sinti e Viaggianti “non sono più lasciati soli come in passato. Infatti, numerose Organizzazioni internazionali e nazionali, zingare e non, operano per la loro promozione umana, sociale, culturale e religiosa. Vi sono Istituzioni che emanano provvedimenti per tutelare i loro diritti fondamentali e danno vita a vari programmi che offrono ai giovani Rom, Sinti e Viaggianti molteplici opportunità di formazione professionale e di sviluppo integrale”. Numerose sono anche le proposte di collaborazione culturale internazionale; varie, infine, le iniziative per l’inclusione sociale.