Milano – Negli ultimi anni non erano mai stati così tanti: dal primo gennaio a oggi in Italia sono giunti via mare 50.236 migranti, per un totale di 566 sbarchi. In base ai dati ufficiali, la crisi ha spinto sulle nostre coste 22.752 persone provenienti dalla Tunisia, e altre 22.752 tra Libia Eritrea e Somalia: di questi, nove su dieci, sono richiedenti asilo. Dal 5 aprile, data dell’entrata in vigore dell’accordo di riammissione con la Tunisia, dei tremila tunisini giunti in Italia oltre la metà è stata già rimpatriata. Nel 2010 tra gennaio e settembre gli immigrati sbarcati in Italia sono stati 2.868 contro gli 8.292 dello stesso periodo del 2009. Un crollo degli sbarchi causato dagli accordi bilaterali tra Italia e Libia che prevedeva, tra l’altro, il respingimento indiscriminato di potenziali richiedenti asilo. Ieri, intanto, si sono registrati due sbarchi sull’isola di Lampedusa (per un totale di circa 400 persone). Un terzo sbarco si è verificato in Puglia: 36 migranti afgani, pachistani e indiani hanno raggiungo l’Italia a bordo di una barca a vela. Sbarcati pochi chilometri da Gallipoli sono stati fermati dalla polizia mentre lo scafista, che aveva cercato di prendere il largo, è stato intercettato e arrestato. Infine un barcone proveniente da Bengasi, con a bordo 68 migranti è stato intercettato nella notte al largo di Portopalo di Capo Passero (Siracusa) dal Gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Messina.