Roma – Questo tempo ci invita a “farci prossimi dei migranti”. A dirlo ieri sera mons. Guerino Di Tora, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, durante la celebrazione che ha concluso la prima giornata del Corso di formazione di pastorale migratoria promosso dall’organismo della cei ed in corso a Roma. Mons. Di Tora ha ricordato, nella giornata internazionale a sostegno delle vittime di tortura, i tanti uomini e donne che mettono a rischio la propria dignità per fuggire dai loro Paesi ed arrivare in Europa. Da qui l’impegno di tutti – ha detto mons. Di Tra – a “lavorare insieme per combatterla in ogni forma”.
“Tanti fratelli e sorelle migranti – ha detto ancora il presule commentando le letture del giorno ed in particolare la vicenda di Abramo – hanno sentito la voce di uscire dalla loro terra come è successo al Patriarca Abramo. Una pagina che sollecita anche noi ad uscire da noi stessi e che andare incontro all’altro che arriva, facendoci prossimi. Ogni incontro – ha poi concluso – diventa un inizio verso una vita nuova e diversa per noi e per l’altro che incontriamo, persone con i quali “creare le condizioni di una vita diversa a partire dalla condivisione delle loro storie”. Prima della liturgia l’esperienza dei coordinatori etnici nazionali impegnati in Italia con le comunità cattoliche straniere e l’esperienza portata dal direttore Migrantes di Roma, mons. Pierpaolo Felicolo, nella Capitale dove, “lavorando in rete si è riusciti a costruire tanti centri pastorali dove i fedeli cattolici immigrati possono trovare porte aperte”. (R.Iaria)