Roma – I minori migranti “saranno anch’essi protagonisti, insieme agli altri, della storia del domani, chiamati a costruire un mondo di umanità e di pace, che oggi non sperimentano e dal quale quindi debbono fuggire”. Lo ha ricordato monsignor Guerino Di Tora, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale Cei per le migrazioni, intervenendo oggi a Roma alla presentazione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebra domenica prossima (15 gennaio) e che il Papa ha voluto dedicare ai “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”. “Proprio perché soli, nell’assenza dei loro genitori, di adulti che li accompagnino – ha precisato Di Tora -, la loro voce è il silenzio, la loro vita diventa talora oggetto di sfruttamento, nell’abuso, nel lavoro, o addirittura assoldati dalla criminalità organizzata”. Papa Francesco, ha quindi sottolineato il presule, “c’invita anzitutto a renderci consapevoli che il fenomeno migratorio non è separato dalla storia umana; anzi è insito nella storia della salvezza: in esso è presente un disegno di Dio”. Egli ci esorta “a un concreto impegno nella protezione, difesa dei minori”; “all’integrazione favorendo l’inserimento sociale o programmi di rimpatrio sicuro e assistito, mirando sempre al loro effettivo ‘interesse superiore’”; infine, “ci spinge a cercare soluzioni durature, affrontando la questione migratoria alla radice, contrastando nei Paesi d’origine le cause che provocano le migrazioni”. (Fonte Sir)