Roma – Due intense giornate di lavoro hanno caratterizzato le riunioni del Comitato di Coordinamento e del Consiglio Direttivo del FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo) convocati a Roma il 26 e il 27 gennaio scorsi. Vi era molto attesa per l’incontro con il Coordinamento delle Regioni, considerando l’importanza che gli Enti locali rivestono – soprattutto in questa fase – nel rapporto con le comunità italiane all’estero, un rapporto che molto spesso coinvolge e cointeressa l’associazionismo in emigrazione.
La riduzione delle risorse economiche da una parte e la ridotta sensibilità che si registra a livello nazionale rispetto agli italiani all’estero – si legge in una nota del FAIM – dovrebbero sensibilizzare tutti gli attori in campo a intensificare azioni progettuali comuni, superando approcci riduttivi, e a indirizzare gli sforzi alla costruzione di reti comuni, in primo luogo tra le diverse realtà regionali. Sono tante, infatti, le questioni annose che attendono risposta e numerose sono quelle nuove che si sono aggiunte, in particolare sul versante della nuova emigrazione e delle nuove mobilità professionali.
Dal punto di vista di una più intensa cooperazione tra istituzioni regionali e mondo associativo, il FAIM ha auspicato che si possa inaugurare al più presto una stagione di politiche interregionali, sviluppando progetti che possano dare risposte ad alcune delle priorità e delle opportunità in campo. È decisivo, a tal proposito, che i governi regionali recepiscano rapidamente i cambiamenti che sono intervenuti nella composizione della nostra emigrazione e si dotino di risorse, strumenti e modalità nuove di azione.
Il Coordinamento delle Regioni in materia di emigrazione, guidato da Luigi Scaglione, ha illustrato le complessità che gravano sulle politiche verso gli italiani all’estero ma anche le potenzialità esistenti e i risultati delle azioni innovative che sono state messe in campo in questi ultimi anni.
Al termine dell’incontro il Coordinamento delle Regioni e il FAIM hanno concordato di proseguire e intensificare il confronto nei prossimi mesi con l’obiettivo di costruire un quadro di riferimento e di operatività che possa essere messo a disposizione delle istituzioni e del mondo associativo in generale. L’azione comune si svilupperà in tre direzioni: a) sul piano istituzionale per il rilancio dell’associazionismo sociale e delle consulte, come pure sul sostegno ai progetti di riforma di COMITE e CGIE; b) sul piano dei contenuti con il coinvolgimento reciproco nella costruzione di reti innovative; c) nella compartecipazione alla costruzione dei Forum Paese all’estero.
Nel seguito dei lavori il Consiglio Direttivo (presieduto da Rodolfo Ricci) del FAIM, a cui hanno partecipato i consiglieri provenienti da Argentina, Australia, Belgio, Francia, Germania, Spagna e Svizzera, nonché i rappresentanti delle Associazioni in Italia, ha valutato e discusso il lavoro svolto dopo l’Assemblea costitutiva (aprile 2016) per dare al Forum gli strumenti occorrenti sul piano organizzativo, amministrativo e operativo per realizzare gli obiettivi che si è dato e affrontare le sfide a cui è chiamato. “Il fondamento della nostra azione – ha dichiarato Franco Narducci, portavoce e rappresentante legale del FAIM – risiede nel manifesto degli Stati Generali svoltisi nel mese di luglio 2015 e che fu approvato dall’ampia rappresentanza dell’associazionismo intervenuta in quell’assise. Una rappresentanza sociale che raccoglie complessivamente una rete di oltre 1.500 associazioni singole e aderenti alle maggiori reti associative nazionali, regionali e di diversi paesi”.
Per la realizzazione dei suoi obiettivi il FAIM potrà contare sulle risorse umane alle quali è stata affidata la responsabilità delle aree funzionali come la costruzione dei Forum Paese, la realizzazione di analisi e approfondimenti sui temi dell’emigrazione con il sostegno del neo costituito Comitato Scientifico – di cui fanno parte importanti esponenti del mondo universitario e della ricerca sociale – e la costruzione di una piattaforma informatica per strutturare forme di comunicazione e condivisione interna tra gli aderenti e di profilo esterno del Forum. Ma anche attivando gruppi di lavoro specifici, due dei quali sono stati già costituiti, quello sull’Internazionalizzazione e quello su Nuova Emigrazione e Immigrazione.
Il Direttivo ha infine approvato le quattro relazioni introduttive e le proposte di attività del Comitato di Coordinamento, integrate dai diversi suggerimenti e indicazioni degli altri interventi e l’adesione dei nuovi membri, previa conclusione dell’istruttoria in corso e che porterà a una ratifica al prossimo Consiglio Direttivo di giugno 2017. La compagine di aderenti al FAIM salirà, con questa integrazione a oltre 100 associazioni tra federazioni nazionali e regionali, federazioni estere e singole associazioni.