Olanda: profugo siriano 13enne vince “The voice”

Amsterdam – La settimana passata il pubblico televisivo olandese ha assistito a un piccolo miracolo. Un evento che parla di “bella” accoglienza ai rifugiati politici, di solidarietà, sogni realizzati, persino felicità nonostante la guerra e la sofferenza.

Il protagonista di questa commovente storia si chiama Jean Gharibian e ha 13 anni. Soltanto un anno fa viveva in Siria, dove ha assistito alla morte del padre, alla distruzione del suo paese d’origine, ha visto una bomba colpire la sua casa. Poi la fuga. Il viaggio attraverso il Mar Mediterraneo su una piccola barca con dentro 40 persone, ammassate come bestie dirette al macello. L’approdo in Turchia dei fortunati rimasti vivi in mezzo ai compagni morti di stento; fra i quali lui, la mamma, la sorellina, la nonna. Subito dopo, la partenza verso la Grecia e un lungo viaggio in Europa alla ricerca di un posto che li ospitasse. Sino all’arrivo nei Paesi Bassi, stremati, stanchi di quella fuga senza sosta.

Fino a qui purtroppo niente di nuovo. Ma qualcosa di speciale è accaduto nella vita di Jean. Venerdì scorso ha partecipato al programma televisivo olandese “The Voice Kids”, con la canzone “Diamonds” di Rihanna. Vestito semplicemente, con i jeans, una felpa, grandi occhiali neri su un faccino luminoso, sorridente. Ed è stato subito un tripudio di applausi, un’ovazione unica! La giuria ha definito la sua voce «angelica, magica». Jean è arrossito, portandosi una mano alla bocca per fermare una risata incontenibile di gioia. Intanto anche su twitter scorrevano fiumi di lacrime! Dietro le quinte la sua piccola famiglia scampata alla guerra e due accompagnatori del Centro di accoglienza.

«Voglio ringraziare il Coa (organizzazione centrale di accoglienza dei profughi, a Deventer)», ha detto il ragazzino visibilmente emozionato, parlando in inglese. «Perché ci hanno subito accolto a braccia aperte; là abbiamo ritrovato una casa. Il mio sogno era quello di cantare. Mi hanno aiutato a realizzarlo. Non so che cosa ci riserverà il futuro, siamo in Olanda solo da sei mesi, speriamo di ottenere presto il permesso di soggiorno. Ma adesso sono tanto felice!” Uno dei giurati gli ha chiesto perché vuole fermarsi in Olanda. Lui ha risposto: «per ricominciare una nuova vita. Ora so che è possibile». (M.C. Giongo – Avvenire)