Roma – “Si tratta di riconoscere che l’Italia di oggi e del futuro è formata anche da queste persone, da questi nuovi giovani e questi nuovi italiani che stanno crescendo. Penso che questo sarà un passo avanti per il nostro Paese”. Lo ha detto il Direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI, don Gianni de Robertis, in un’intervista a inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, in merito allo ius soli, la riforma della legge sulla cittadinanza italiana.
“Sappiamo tutti – ha aggiunto don De Robertis – che la cittadinanza non è automatica perché chiede un ciclo di studi e che i genitori siano da tempo nel nostro Paese”. “La questione migratoria – ha concluso il direttore della Migrantes – non dobbiamo restringerla soltanto nella vicenda di coloro che arrivano sulle nostre coste. Per esempio questi bambini a cui si vorrebbe riconoscere la cittadinanza italiana è tutta un’altra storia rispetto ai barconi che arrivano”.