Roma – Oggi a Roma il Governo ha siglato l’accordo sul controllo dei flussi migratori tra Italia e Tunisia, che rafforza quello già firmato nel 2011 dal governo Berlusconi. Il Centro Astalli esprime “seria preoccupazione per questo accordo firmato a pochi giorni da quello con la Libia. Si continua a bloccare i migranti senza dar loro alcuna possibilità di arrivare in Europa in sicurezza”. P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli commenta: “Perché si parla esclusivamente di immigrazioni irregolari o persino clandestine senza mai nominare i rifugiati? Istituzioni nazionali e sovranazionali diano conto delle ripetute violazioni del diritto internazionale e della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato”. Gli ultimi arrivi via mare descrivono Iraq, Nigeria, Afghanistan. Eritrea, Pakistan come nazionalità prevalenti dei migranti, con un aumento significativo di donne e bambini. “Non sono – spiega il Centro dei Gesuiti – né irregolari né clandestini, i cui diritti umani dovrebbe essere comunque tutelati, ma sono persone in fuga da guerra, persecuzioni e terrorismo che la costituzione italiana e le convenzioni internazionali ci impongono di accogliere e proteggere. Si stanno mettendo in atto politiche miopi e demagogiche che vanno interrotte immediatamente. L’Italia faccia di più e meglio”. “Lavori socialmente utili, hot spot, CIE sono misure disordinate, volte più a mostrare un apparente efficientismo politico che a gestire in maniera serie e lungimirante un fenomeno complesso che potrebbe avere effetti e ricadute positive nella nostra società” conclude Ripamonti