Un appello in difesa della dignità umana è stato lanciato dai vescovi statunitensi, che sono tornati a criticare in maniera ferma il provvedimento deciso dalla Casa Bianca sul tema dell’accoglienza dei profughi. Lo riferisce l’“Osservatore Romano”.
Critiche già avanzate a caldo da singoli presuli e dal presidente del Comitato episcopale per la migrazione, il vescovo di Austin, Joe Steve Vasquez, e ribadite dai vertici della Conferenza episcopale. In una dichiarazione a firma del presidente e del vicepresidente, rispettivamente il cardinale Daniel N. DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston, e monsignor José Horacio Gómez, arcivescovo di Los Angeles, si fa appunto appello a tutti i fedeli cattolici perché uniscano la propria voce «in difesa della dignità umana». Per i presuli non si tratta certamente di una intromissione in uno dei momenti più delicati della scena pubblica: «Il nostro desiderio non è quello di entrare nell’arena politica» quanto di ribadire il contenuto centrale del Vangelo, perché, ricordano, «accogliere lo straniero non è un’opzione tra le tante nella vita cristiana». Citando il concilio Vaticano II, in particolare la dichiarazione “Nostra aetate”, i presuli sottolineano come il legame tra cristiani e musulmani si fondi «sulla forza indistruttibile della carità e della giustizia», ribadendo altresì che «la Chiesa non rinuncia alla difesa dei nostri fratelli e sorelle di tutte le fedi che soffrono per mano di persecutori spietati».