Modena – Inizia oggi a Modena il Festival della migrazione, la rassegna alla sua prima edizione che propone convegni, dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre per entrare nel vivo del tema migrazione e approfondirlo con il contributo di relatori internazionali e le testimonianze dei protagonisti. Il Festival, promosso da Fondazione Migrantes, associazione Porta Aperta Onlus, Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di diverse aziende del territorio. La seconda giornata del Festival della migrazione, il cui comitato scientifico si avvale della presidenza onoraria di Romano Prodi, sarà inaugurata, sabato 26 novembre, alle 9.30 nell’aula convegni del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (via S. Geminiano, 3 – Modena) dal convegno “Noi e loro: dall’accoglienza alla convivenza inter-etnica. Interverranno Marco Gestri, ordinario di Diritto dell’Unione Europea, Università di Modena e Reggio Emilia, Marco Ventura, direttore del Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento, Guido Savio, avvocato nel Foro di Torino e membro dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato e autore del blog Associazione Diritti e Frontiere e Francesca Masellis dottoranda in Diritto internazionale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Modererà la sessione Vincenzo Pacillo professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento di Giurisprudenza – Unimore. “Noi e loro: tra scarsità e abbondanza. Cambiamo paradigma”: nel pomeriggio dalle 16.30, sempre nell’aula convegni del Dipartimento di Giurisprudenza, un convegno a più voci aperto dalle parole dell’arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci. Si partirà con la relazione di monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e si proseguirà con l’antropologo Francesco Remotti, professore emerito di Antropologia culturale presso l’Università di Torino e socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino. La parola passerà poi a Paolo Cianconi, psichiatra, psicoterapeuta attivo presso la Casa Circondariale di Regina Coeli (Roma) mentre a chiudere l’incontro, moderato da Gabriella Covri, docente specializzata in didattica in contesti di bilinguismo, sarà l’autore Simone Ramilli e l’anteprima nazionale del suo ultimo libro: “Appello agli abitanti della Terra contro il cancro della paura” (Pendragon, 2016). Ricco anche il programma della sera: dalle 20 al circolo culturale Left – Vibra (viale IV Novembre, 40/a – Modena) il dibattito “Noi e loro: la musica come strumento di integrazione”, il concerto dei Siddhi Flowers e il laboratorio sociale afrobeat condotto dal musicista Guglielmo Pagnozzi (ingresso gratuito e riservato ai soci Arci) che successivamente si esibirà in concerto.