30 Novembre 2024
4 Vite che sono la mia (Tau editrice), promossa dalla Fondazione Migrantes e curata da Cristina Molfetta, è una graphic novel pensata per parlare ai più giovani dell’immigrazione dei minori non accompagnati. è stata presentata a Roma il 4 dicembre, nel programma di eventi della ormai tradizionale fiera “Più Libri Più Liberi”, alla presenza della curatrice e dello sceneggiatore del volume, Emanuele Bissattini.
Un incontro pensato soprattutto per ragazzi da 15 anni in su, che sono accorsi in buon numero, presenti e partecipi con grande interesse. E la storia ha lasciato il segno, come dimostrano alcune testimonianze raccolte.
Per la seconda volta – la prima graphic novel della serie è intitolata In fuga – della la Fondazione Migrantes ha voluto rivolgersi direttamente alle giovani e ai giovani italiani affrontando un tema importante come quello dei minori stranieri che arrivano da soli o via terra o via mare nel nostro paese.
Il fumetto ha come protagonista un giovane, Abdel, che scappa dal Gambia e che una volta arrivato si trova di fronte a dei momenti fondamentali: essere o non essere riconosciuto come minorenne, ottenere o meno un permesso di soggiorno, finire in un’accoglienza più o meno adatta, avere vicino a sé adulti pronti a fare un pezzo di strada con lui o meno.
La graphic novel si articola in bivi dove il forte peso della casualità che dà vita proprio a quattro percorsi tutti veritieri è rappresentato dal lancio di una moneta che fa prendere una piega piuttosto che un’altra alla storia. Questo non perché volevamo trasformare un tema delicato in un gioco ma perché ancora troppo spesso il caso gioca un ruolo fondamentale nella vita di questi minori che dovremmo invece riuscire ad accompagnare e proteggere meglio. (aggiornato il 5 dicembre 2024)