“Centomila benvenuti?”. I vescovi irlandesi sull’accoglienza dei migranti

14 Ottobre 2024 – “Come cristiani, la fede nella sacralità della vita e il comandamento di ‘amare il prossimo’ ci chiamano a prenderci cura di tutti, indipendentemente dal loro background. La parabola del buon samaritano ci ricorda che il nostro prossimo include tutti, indipendentemente dall’etnia o dallo stato. La Conferenza episcopale cattolica irlandese esorta tutti i cristiani e le persone di buona volontà ad accogliere questo invito biblico ad accogliere lo straniero, creando parrocchie e comunità di ospitalità in cui le persone si sentano veramente a casa. Accogliere gli altri non è solo un dovere sociale, ma anche un comando del Vangelo di amare e servire come ha fatto Cristo”.

Nello scorso fine settimana, durante le messe celebrate nelle parrocchie dell’isola d’Irlanda, i vescovi hanno reso nota una nuova lettera pastorale sull’accoglienza degli immigrati, intitolata: “Centomila benvenuti?” (A Hundred Thousand Welcomes?). La lettera invita i parrocchiani a riflettere su come si accolgono gli immigrati nell’Irlanda contemporanea, e il tema è ispirato alla parabola del Buon Samaritano.

Il testo incoraggia le persone ad accogliere gli immigrati e a impegnarsi per aiutare tutti i nuovi arrivati ​​a far parte della vita della comunità; a respingere le voci che seminano divisione; e invita le autorità statali a fornire più risorse per affrontare le carenze sociali ed economiche locali che sono state trascurate per troppo tempo.

I vescovi irlandesi vedono come modo di declinare concretamente la “cultura dell’incontro”, sulla quale tanto insiste papa Francesco, nella necessità di passare dall’accoglienza all’appartenenza, “che vada oltre la semplice tolleranza verso i nuovi arrivati”. Una società “amichevole” inoltre è consapevole che “l’Irlanda affronta sfide significative, come la mancanza di una casa, servizi sanitari sotto pressione e un sistema educativo che lotta per soddisfare le richieste. Tuttavia, questi problemi sono presenti da tempo e non sono stati causati dalla migrazione. I migranti possono aiutare a soddisfare queste esigenze, contribuendo positivamente alla società”.

Il blog Tra Cielo e Terra ne ha realizzato una traduzione che invitiamo a leggere integralmente.