13 Marzo 2024 – Roma – Nel 2023 oltre 108 milioni di persone sono state costrette a sfollare in tutto il mondo, e il 41% di queste è costituito da minori di 18 anni.
Questo determina disparità nello sviluppo umano tra i bambini e gli adolescenti migranti e quelli del Paese che li ospita, che tuttavia «possono essere mitigate dall’accesso ai servizi e ai programmi di regolarizzazione». I dati emergono dallo studio di Mette Foged (Università di Copenaghen) e Sandra Rozo (Banca Mondiale) che verrà presentato venerdì alla Fondazione Banco di Napoli, nel capoluogo partenopeo, nell’ambito del workshop “Integrazione economica e sociale degli immigrati e dei rifugiati”, organizzato congiuntamente con il dipartimento di Scienze economiche e statistiche (Dises) dell’Università Federico II di Napoli e il Centro studi di Economia e finanza (Csef). Interverranno esperti internazionali tra cui Marco Pagano (Università Federico II), Christian Dustmann (University College London), Tommaso Frattini (Università degli Studi di Milano), Roberto Nisticò (Università Federico II), Dany Bahar (Brown University). Al termine si terrà una tavola rotonda presieduta dal giornalista inglese Bill Emmott (Istituto internazionale per gli Studi strategici), già redattore capo di The Economist. Tra i temi della giornata di lavori anche l’impatto dell’immigrazione sull’occupazione e sui salari nel mercato del lavoro dei Paesi di arrivo degli immigrati e gli effetti delle politiche di immigrazione e di integrazione sugli standard di vita e sull’inserimento di immigrati e rifugiati.