4 Marzo 2024 –
“Si tratta di un fenomeno globale di così vasta portata, inarrestabile, imprevedibile su alcune conseguenze future, prevedibile su altre di tipo economico, che impone un umanesimo planetario e risposte strutturali da parte di tutti i governi” – afferma Assuntina Gallo Afflitto, fondatrice e presidente onoraria dell’Accademia di Studi Mediterranei che da quasi dieci anni organizza l’evento. E aggiunge: “Al nostro Paese serve una riflessione collettiva consapevole che etica e diritto si possono distinguere, ma non disgiungere”.
Giovedì 7 marzo i lavori saranno introdotti dal vescovo Enrico dal Covolo, presidente dell’Accademia e già rettore della Pontificia Università Lateranense che presiederà le tre sessioni dell’intero Forum.
Dopo i saluti delle autorità cittadine – annunciata la presenza del sindaco Francesco Micciché, dell’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano, del prefetto Filippo Romano, del Direttore del Parco Roberto Sciarratta e della dirigente dell’ Ufficio Scolastico Maria Buffo – la prima sessione “Diritti universali- solidarietà umana” inizierà alle 9,15. Quattro i contributi in scaletta. Don Aldo Sciabbarrasi, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Agrigento su “La Chiesa italiana e le
migrazioni: accogliere, proteggere, promuovere, integrare”; Luca Alteri, docente al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Università “La Sapienza” di Roma su “I poveri li avete sempre con voi ! I migranti e la povertà come condanna”; Angela Ales Bello, presidente del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche di Roma su “La fratellanza universale come frutto dell’amore reciproco fra gli esseri umani”; Stefano Pasta, docente al Dipartimento di Pedagogia interculturale – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano su “I nuovi italiani: perché occorre riconoscere il cambiamento demografico italiano”.
Venerdì 8 marzo, sempre la mattina, i lavori proseguono in seconda sessione sul tema “Cultura e religioni in difesa della dignità umana”, con gli interventi di monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes sul tema “Migrare, restare: la nuova mobilità”; dello storico e saggista Marco Roncalli su “La Chiesa e Migranti alle origini di una storia”; di don Alessandro Andreini, docente di Religious Studies presso la Gonzaga University di Firenze su “«Le frontiere sono concetti superati». Una provocazione di don Lorenzo
Milani per il nostro tempo”; di don Carmelo Mezzasalma, presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia di Studi Mediterranei su “Una letteratura di confine”. Sabato 9 marzo, nella terza ed ultima sessione su “Le sfide: comunicazione, primato della centralità dell’uomo, speranze, certezze” i partecipanti ascolteranno le relazioni del giornalista Alfonso Cacciatore su “Narrare umanamente e riflettere teologicamente la migrazione”, di Giulia Sfameni Gasparro, ordinaria emerita di Storia delle Religioni all’ Università di Messina su “Ruolo e funzione delle religioni nell’epoca delle migrazioni e della globalizzazione. Esempi dal mondo antico”; di Anna Maria Samuelli, responsabile della Commissione Didattica di Gariwo su “Testimonianza di una tragedia in atto: i rifugiati del Nagorno Karabakh nella Repubblica di Armenia”; di don Don Antonio Romano, dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina su “Educare alla fraternità universale oltre i muri di Stato. Prospettive pedagogico-religiose per la cittadinanza come base dei diritti”. A seguire le conclusioni del vescovo Enrico dal Covolo.