24 Febbraio 2023 – Roma – “Chi si fa migrante tra i migranti è aiutato a stringere relazioni e stabilire tante alleanze, collaborazioni per portare a soluzione vicende spesso difficili e purtroppo prolungate nel tempo e che tante volte diventano delle vere e proprie patologie”. Lo ha detto ieri pomeriggio il card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, aprendo il corso di Formazione Giuridica sul tema della migrazione promosso dalla Fondazione Migrantes. Il porporato si è congratulato per l’iniziativa ed ha ricordato il cammino sinodale: “le persone con le quali voi – ha detto rivolgendosi ai direttori e collaboratori degli uffici Migrantes delle diocesi italiane – vi siate messi in cammino ci aiutano a camminare e arricchiscono le nostre chiese e ci spingono a farci un po’ migranti”. C’è bisogno di formazione anche giuridica: “tante volte ci sono novità normative peggiorative e che non affrontano i veri problemi e spesso limitanti rispetto all’evidenza delle situazioni che voi tutti i giorni vivete”, ha detto il presidente della Cei. Dobbiamo avere un’altra visione – ha aggiunto – che è quella di sollecitare le istituzioni a rispondere ai veri bisogni e necessità in modo adeguato e che guarda al futuro. Bisogna uscire da una visione di sicurezza e provare invece a fare dell’accoglienza la vera risorsa”. Parlando poi delle vittime di tratta il card. Zuppi ha detto che è un fenomeno che “non dobbiamo assolutamente dimenticare”. Il corso, dopo un saluto del direttore generale, mons. Pierpaolo Felicolo, è proseguito con l’intervento di Paola Scevi, Direttrice del Master in Diritto delle Migrazioni presso l’Università degli Studi di Bergamo che si è soffermata sulle disposizioni legislative circa l’ingresso legale e il soggiorno in Italia. Il prossimo incontro – previsto per il 14 marzo, sarà dedicato alla protezione delle vittime di Tratta: sarà introdotto da mons. Pierpaolo Felicolo mentre le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Migrantes, Gian Carlo Perego. (Raffaele Iaria