Vangelo Migrante: Solennità di Maria Santissima Madre di Dio | Vangelo (Lc 2,16-21)

29 Dicembre 2022 – La festa cristiana che venera Maria Madre di Dio, suggerisce una meditazione su Maria che custodisce tutti gli avvenimenti straordinari e misteriosi della sua vita, meditandoli nel suo cuore, e in tal modo li strappa alla consunzione del tempo.

La data del calendario civile, il primo giorno dell’anno, suggerisce una meditazione apparentemente di segno opposto: il tempo divide e disperde, il tempo fugge e inesorabilmente si porta via la nostra vita. Il passare degli anni rischia infatti di produrre una stanchezza progressiva, connessa all’incapacità di trovare un senso compiuto alla vita sempre insidiata dall’inarrestabile scorrere del tempo. Il tempo fugge e non puoi fermarlo. Lentamente rischia di uccidere ogni speranza e tutto diventa inutile e vano; praticamente un’attesa (più o meno lunga) del colpo finale: la morte.

La ragione non vede altre vie.

Nel Vangelo odierno si affaccia la risposta dell’intervento di Dio: dopo la nascita di Gesù, Giuseppe e Maria compiono un rito al tempio di Gerusalemme: “quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù”.

Nella cultura semitica il nome ha una grande importanza in quanto esprime la realtà stessa della persona che lo porta. Il nome Gesù significa ‘Dio è salvatore’, ‘Dio salva’. In modo perfettamente appropriato, il nome Gesù esprime dunque il mistero del Dio che si è fatto uomo per salvarci. Mistero appena intravisto negli avvenimenti del Natale, mistero che Maria non pretende di capire subito in modo compiuto ma che serba nel suo cuore, così come accadrà per quelli successivi della vita del suo Figlio; dispone il suo cuore alla sequela e alla fine la verità, espressa nel nome del suo Figlio, diventerà per lei realtà luminosa.

L’icona di Maria rappresenta la fede cristiana che conferma e soprattutto precisa che l’unico rimedio alla dispersione del tempo non è pretendere di capire subito e sempre tutto, ma innanzitutto nell’offrire a Dio tutto noi stessi e tutte le nostre opere. Da lì nasce la fiducia che in Gesù Cristo Dio ha rivelato definitivamente il suo volto e ci ha dato l’esempio luminoso ed impegnativo di quale sia l’unica strada per salvare la propria vita.

Come Maria, anche noi in Gesù scopriremo il Dio che salva, il Dio che si è fatto presente nella storia ma che sta prima del tempo e oltre ogni tempo. È lui il Dio che raccoglie anche il più piccolo frammento della nostra vita, quando viene spesa per gli altri, per restituircelo bello, quanto neppure riusciamo ad immaginare. Fidiamoci di lui, come Maria, e ad ogni anno che passa capiremo qualcosa di più del tempo che scorre per portarci alla vita definitivamente ‘rialzata’: la vita eterna. (p. Gaetano Saracino)

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