7 Settembre 2022 – Salerno – Mercoledì 4settembre, presso la sede dello stabilimento “La Fiammante” a Buccino, in provincia di Salerno, sarà presentato il progetto di filiera etica promosso dall’AssociazioneNOCAP che prevede l’inserimento lavorativo in azienda di diversi lavoratori migranti, che vivono nella zona di Campologo, alla periferia di Eboli(SA), in condizioni precari e pe rquesto “particolarmente vulnerabili e facile preda di sfruttamento da parte dei cosiddetti ‘caporali‘”.
I lavorato risaranno impiegati nella produzione di conserve di pomodoro a marchioNOCAP,commercializzate nei punti vendita della distribuzione che aderiscono alla rete dell’Associazione.
Il progetto vede alleate Contro il Caporalato la storica azienda conserviera La Fiammante, da sempre in prima linea per la trasparenza di filiera e la legalità, che si rende
disponibile all’assunzione delle vittime di caporalato mediante regolare contratto di lavoro; l’Associazione NOCAP,da anni impegnata nella lotta al caporalato e nella difesa dei diritti delle vittime dello sfruttamento lavorativo; la diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, con l’ufficioMigrantes e la Caritas, conl’impegno del Direttore diocesano e Coordinatoreregionale Migrantes Antonio Bonifacio che partecipa all’accoglienza, all’accompagnamento e alla relazione dei migranti lavoratori con l’azienda LaFiammante. E ancora la diocesi di Teggiano-Policastro, con la Caritas nella persona di Alvaro D’Ambrosio, che con il progetto SiplaSud si occupa dello sfruttamento lavorativo e accompagnamento ai servizi, e di Franco Esposito che si occupa degli aspetti legali legati al riconoscimento dei permessi di soggiorno e alle pratiche amministrative.
Lo sfruttamento della manodopera in agricoltura è – si legge in una nota – purtroppo una pratica molto diffusa in tutto il territorio nazionale e colpisce migranti e non e il progetto intende rappresentare l’affermazione della legalità e dei diritti dei lavoratori.