10 Luglio 2021 – Agrigento – Una preghiera per le persone migranti, in particolare per quelle che hanno perso la vita nella traversata nel Mar Mediterraneo: così la Presidenza della Conferenza episcopale italiana invita le comunità ecclesiali a ricordare le numerose vittime dei viaggi della speranza che, anche in questa estate 2021, riempiono le cronache.
I dati dell’OIM parlano di 632 persone morte nei primi cinque mesi dell’anno nel Mediterraneo centrale (+200% rispetto allo scorso anno), di cui 173 accertate e 459 disperse; a queste sono da aggiungere le vittime su altre rotte: quella delle Canarie, la via dei Balcani, il Sahara, la Libia …
La data prescelta per l’11 luglio non è casuale: si celebra infatti la festa di S. Benedetto, che in un tempo certamente non facile come l’Alto Medioevo, segnò profondamente l’Europa con la fondazione di numerosi monasteri, dediti al lavoro e alla preghiera, divenuti centri di cultura e segno pubblico nella vita della Chiesa e della società. Disseminati in tutta Europa, i monasteri furono centri di accoglienza e ospitalità per i tanti pellegrini che percorrevano la via Francigena diretti a Roma o a Gerusalemme.
Il fenomeno migratorio, trattato sempre come emergenza benché sia strutturale, rappresenta il segno di un’Europa che ha smarrito il valore dell’accoglienza , si ripiega sulla difesa e finisce per imboccare la via dell’involuzione, con il suo portato di frammentazione, decadenza morale e culturale, disorientamento.
La preghiera per i migranti si conclude con questa significative parole: “Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture” . (Mariella Guidotti – Direttrice Migrantes Agrigento)