5 Luglio 2021 – Roma – “Confini”, il progetto educativo sul tema dell’immigrazione di Sophia impresa Sociale rivolto alle scuole superiori e medie è stato inserito tra le SDGs Good Practices: è un modello per come si propone di promuovere un mondo più sostenibile, secondo l’Agenda 2030 delineata dall’Onu nel 2015.
A Confini è stata riconosciuta la capacità di permettere agli studenti di “formare la propria percezione dell’immigrazione e di una società multiculturale e inclusiva basata su una corretta informazione sul fenomeno migratorio nella loro società e nel mondo”, contribuendo in particolare allo sviluppo dell’obiettivo 4: “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”.
Anche grazie al sostegno della Fondazione Migrantes, il team di Sophia ha sviluppato negli anni una metodologia di insegnamento che si è dimostrata efficace per far maturare negli studenti una nuova percezione del migrante e del fenomeno migratorio, la “Information and Knowledge for Change” (IK4C).
Secondo questa metodologia, il cambiamento avviene in primo luogo, grazie alla lettura in classe di storie di emigrazione e l’incontro con chi ha vissuto in prima persona le difficoltà nel lasciare il proprio paese e nell’integrarsi; in secondo luogo grazie alle informazioni fornite da un formatore di Sophia, sui dati economici, sui i numeri reali del fenomeno migratorio, le motivazioni di chi parte e le leggi sull’emigrazione, grazie all’ausilio di un Dossier e di dati puntuali. Al termine degli incontri – nell’era pre-covid – Sophia organizza un evento pubblico nel quale gli studenti sono chiamati a presentare un progetto ai loro colleghi, insegnanti e figure di spicco della politica e dell’ambito no-profit, sull’argomento che più li ha colpiti.
La Fondazione Migrantes è stata di deciso supporto sia per la realizzazione del libro “Là non morirai di fame”, che racconta la storia di Dullal, dal Bangladesh, sia nella realizzazione del Dossier Migrazione, adattamento per studenti del Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.
Il riconoscimento dato a Confini arriva un anno dopo il suo “debutto” all’estero: dopo sei edizioni “italiane” e numerosissimi studenti formati è nato il desiderio di formare sul tema dell’immigrazione anche i giovani dei paesi dove è forte la spinta ad emigrare. Confini è diventato dunque “Educare Senza Confini” e è da oggi attivo in tre paesi diversi: Italia, Senegal e Guinea.
“Questo riconoscimento ci rende felici e ci sprona a fare ancora meglio per l’anno prossimo: abbiamo già previsto tantissime novità e non vediamo l’ora di incontrare nuovi studenti!” commenta Erik Conte, responsabile dei progetti educativi di Sophia in Italia e all’estero. (A.C.)