27 Febbraio 2021 – Città del Vaticano – «Verso un “noi” sempre più grande». Questo il titolo scelto da Papa Francesco per la 107ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il prossimo 26 settembre 2021.
Questo “noi” universale – sottolinea oggi la sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale nel bollettino della Sala stampa della Santa Sede – «deve diventare realtà innanzitutto all’interno della Chiesa, la quale è chiamata a fare comunione nella diversità». Il Papa, nella scelta del titolo, ispirandosi al suo appello a far sì che «alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi», come scrive nell’Enciclica “Fratelli tutti”. E questo “noi” universale «deve diventare realtà innanzitutto all’interno della Chiesa, la quale è chiamata a fare comunione nella diversità», si legge nella nota. Il messaggio, suddiviso in sei sottotemi, riserverà un’attenzione particolare alla cura della famiglia comune, la quale, assieme alla cura della casa comune, ha come obiettivo quel “noi” che «può e deve diventare sempre più ampio e accogliente».
Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha
allestito una campagna di comunicazione attraverso la quale verranno elaborati i sei sottotemi proposti dal Messaggio. A cadenza mensile, saranno proposti sussidi multimediali, materiale
informativo e riflessioni di teologi ed esperti che aiuteranno ad approfondire tema e sottotemi scelti dal papa.
In Italia la regione ecclesiastica scelta dalla Commissione Cei per le Migrazioni, per le iniziative della giornata è quella delle Marche.
Raffaele Iaria