Migrantes Messina: una vera comunicazione ci porta all’incontro con storie autentiche e non presunte

2 Febbraio 2021 – Messina – Papa Francesco, nel suo messaggio per la 55ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema “«Vieni e vedi» (Gv 1, 46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono”, insiste sulla funzione quasi profetica dell’informazione, solo se questa ambisce ad essere «limpida e onesta», solo se è disposta a incarnare la chiamata a venire e vedere realmente ciò che intende raccontare, facendo consumare le suole delle scarpe di tanti coraggiosi giornalisti. Talvolta, però, «il rischio di un appiattimento in “giornali fotocopia”» è concreto, la narrazione dei fatti diventa asfittica e autoreferenziale, riuscendo sempre meno «a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone». Perché, qualunque sia la prospettiva che si vuole assumere, prima che informazione di fatti è sempre informazione di storie, di vite, di volti.

Sembra quasi naturale cogliere come e quanto profondamente questo messaggio del Santo Padre si intrecci col mondo delle migrazioni, sempre più vittima di interessate strumentalizzazioni e guardato da occhi spesso incapaci di coglierne la naturale complessità. Una corretta informazione, pronta a fare verità, a operare secondo la logica del «vieni e vedi», favorendo così l’incontro con storie autentiche e non presunte, ascoltate e non sentite, può essere davvero lievito per una nuova consapevolezza individuale e sociale, «perché per conoscere bisogna incontrare, permettere che colui che ho di fronte mi parli, lasciare che la sua testimonianza mi raggiunga». Il Papa rivolge il suo pensiero anche all’umanità sofferente lontana da noi: in questo momento in cui siamo bombardati da notizie relative all’andamento della pandemia, «chi ci racconterà l’attesa di guarigione nei villaggi più poveri dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa?» E chi ci racconta le storie di chi, pur vivendo «nel mondo dei più fortunati», ha subito uno scivolamento verso la soglia di povertà? Provando a sfruttare al meglio gli strumenti di informazione che abbiamo, stando ben in guardia dai rischi che derivano da un loro utilizzo improprio, «tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere», impegnandoci perché la con-divisione non sia solo figlia di un click, ma anche (e soprattutto) di sincera prossimità. (Domenico Pellegrino, volontario Ufficio Migrantes Messina)

 

Temi: