25 Gennaio 2021 –
Modena – Continua il ciclo di videoconferenze dedicate allo “Speciale Province d’Italia 2020” contenuto nel Rapporto Italiani nel Mondo 2020 (RIM), promosso dalla Fondazione Migrantes, nell’ambito delle iniziative del Festival della Migrazione. Il prossimo appuntamento sarà martedì 26 gennaio, dalle 15 alle 17: alcuni degli autori della quindicesima edizione del RIM si troveranno a dialogare sul tema della mobilità italiana e delle aree di confine in collaborazione con la Sapienza Università di Roma. L’attuale mobilità non è una questione solo del Nord Italia. Che tra il Settentrione e il Meridione di Italia vi siano divari profondi è storia conosciuta, quanto questi divari abbiano a che fare con la mobilità spesso lo si ignora, così come si è poco consapevoli che la narrazione di una nuova mobilità, soprattutto dal Nord Italia, spesso urta con la realtà. Il vero divario non è tra Nord e Sud, ma tra città e aree interne. Sono luoghi che si trovano al Sud ma anche al Nord, ma che al Sud diventano doppia perdita: verso il Settentrione e verso l’estero. A svuotarsi ancora sono i territori già provati da spopolamento, senilizzazione, da eventi calamitosi o da sfortunate congiunture economiche. Nell’incontro di martedì 26 si punteranno i riflettori sulle province di Aosta, Como, Sondrio, Trento, Bolzano, Udine e Ragusa. A introdurre e coordinare i lavori sarà Delfina Licata, curatrice e caporedattrice del RIM. Interverranno Alessandro Celi per Aosta, Gianmaria Italia per Como, Luciana Mella per Sondrio, Maurizio Tomasi per Trento, Edith Pichler per Bolzano, Javier Grossutti per Udine e Antonella Giardina per Ragusa. Concluderà i lavori Flavia Cristaldi della Sapienza Università di Roma e membro della Commissione Scientifica del Rapporto Italiani nel Mondo. È possibile seguire l’evento sulla home page di www.festivalmigrazione.it oppure sulla pagina Facebook del Festival (https://www.facebook.com/festivalmigrazione) o, ancora, sul canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCIkQTdGqDl_CurK0NGzezdg).