Czerny: solo la cultura che accoglie ha futuro

15 Gennaio 2021 –

Roma – «La nuova Enciclica di Papa FrancescoFratelli tutti, si rivolge direttamente alle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angosce di migranti, rifugiati e di tutte le persone sfollate ed emarginate. Il cuore dell’Enciclica è un appello a una maggiore fratellanza e amicizia sociale tra tutti i popoli e le nazioni». Lo scrive il card. Michael Czerny, Sotto-Segretario della Sezione Migranti del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, sul blog dell’International Catholic Migration Commission (ICMC). Per il card. Czerny «ogni persona ha diritto ad una vita dignitosa e ad uno sviluppo integrale presso il proprio paese di origine. Ciò chiama in causa la responsabilità del mondo intero, dal momento che gli Stati più poveri devono essere aiutati per svilupparsi. Gli investimenti di cui questi ultimi hanno bisogno», continua, «non risiedono unicamente nello sviluppo economico sostenibile, ma anche ed essenzialmente nella lotta alla povertà, alla fame, alla malattia, al degrado ambientale e al cambiamento climatico». Solo una cultura che accoglie «gratuitamente gli altri ha un futuro» sottolinea:  «questo è il nostro futuro e deve essere condiviso con i bisognosi, compresi i migranti e i rifugiati. Diamo ascolto all’appello di Papa Francesco per un mondo più giusto, umano e fraterno, fondato su amore e arricchimento reciproco, piuttosto che su sospetto e fredda indifferenza».

 

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