17 Dicembre 2020 – Firenze – “È un Natale diverso quello che ci prepariamo a vivere… Un Natale diverso perché mancherà sì qualcosa, ma potremo scoprire più da vicino l’essenziale, quello che conta, ciò che non passa e non può essere nascosto per nessun motivo, da nessuna causa: Dio si fa uomo, in Gesù di Nazareth”. E’ quanto si legge in un biglietto di auguri di Migrantes, Missio e Caritas Toscana firmato dal card. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e dal vescovo di Pescia Roberto Filippini, rispettivamente responsabili per la Conferenza episcopale toscana della Migrantes e del servizio della carità. Un Natale “più vero – scrivono – che ci permetterà di scoprirci più vicini anche se distanziati, più aperti anche se col volto in maschera, più disposti a collaborare se scopriamo quanto è importante fare le cose insieme e che, se fatte insieme, producono frutti molto più abbondanti”. Quattro le parole che sul biglietto formare una croce: accogliere, promuovere, proteggere, integrare. “Auguri scomodi per un Natale di fraternità”, è il titolo cmposto da alcune riflessioni di don Tonino Bello e alcuni passaggi dell’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco. Parole che “ci mostrano il volto della Chiesa della misericordia che dona al mondo il volto bello di Dio, infinita tenerezza di padre e di madre”.