25 Novembre 2020 – Modena – Prima giornata del Festival della Migrazione di Modena che quest’anno si terrà completamente online sul sito www.festivalmigrazione.it e sulla pagina Facebook del Festival.
Alle 15.30 l’apertura con i saluti introduttivi del Vice Ministro agli Interni, Matteo Mauri, del Sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, dell’arcivescovo di Modena-Nonantola, Mons. Erio Castellucci e del Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro. A seguire l’introduzione a cura di Michela Di Marco, presidente Comites Toronto e dell’opinionista e giornalista Lucia Ghebreghiorges, con la moderazione di Elisabetta Soglio, direttrice di “Buone Notizie” del Corriere della Sera. A seguire, alle 16.30, la prolusione di Romano Prodi, Presidente onorario del comitato scientifico del Festival della Migrazione.
Alle 17.30 il primo tavolo tematico, dedicato a economia e lavoro. “Bread and roses: gli invisibili costruttori dell’Italia” è il titolo della sessione che avrà come ospiti Eugenio Marino del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, consigliere sull’emigrazione e i rapporti con gli italiani nel mondo, il sindacalista dell’associazione Lega Braccianti Aboubakar Soumahoro, il sociologo Eurispes Marco Omizzolo e Maurizio Ambrosini professore ordinario di Sociologia del territorio all’Università di Milano. Il tavolo sarà coordinato da Teresa Marzocchi. Alle 19.30 un appuntamento a cura di Migrantes Modena con testimonianze di migranti da Modena e dalle comunità di Brasile, Perù, Colombia, Repubblica Dominicana e Filippine, con l’intervento di Lucia Capuzzi del quotidiano Avvenire.
In serata, alle 21, un altro appuntamento: il Cardinale di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, farà una lettura della ‘Fratelli Tutti’ di Papa Francesco con l’introduzione di don Mattia Ferrari. “Nella pandemia ci siamo accorti che siamo tutti nella stessa condizione ma ci manca una visione che ci aiuti a comprendere come starci su questa barca e a smettere di credere che non si possa pensare a un futuro diverso, che non lasci indietro nessuno – afferma il Cardinale Zuppi –. Il grande insegnamento che ci può dare questo periodo storico è quello di vivere la realtà̀ della globalizzazione non chiudendosi ma affrontandola e facendone un motivo di speranza e non di paura e disillusione. Siamo come vaccinati e sta qui la presunzione e la trappola di credere di poter continuare a vivere sani in un mondo malato – prosegue il cardinale -. Dobbiamo invece interrogarci nella consapevolezza che dobbiamo dare delle risposte che non abbiamo dato. “I lose my baby”, il grido della madre del piccolo Joseph morto in cerca di salvezza, deve ferirci e inquietarci e portare a delle scelte, a un’assunzione di responsabilità̀ collettiva”. Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, Porta Aperta, Crid di Unimore e Integriamo, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena e oltre 50 aderenti ed enti locali, gode inoltre del sostegno del Csv Terre Estensi e di Fondazione di Modena e del contributo di Bper Banca, Coop Alleanza 3.0, Menù e Neon King.